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“I mondi di Primo Levi” a Palazzo Madama

Creato il 23 febbraio 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

In occasione del settantesimo anniversario della liberazione di Aushwitz, la Corte Medioevale di Palazzo Madama ospita, fino al 6 aprile, una mostra che ripercorre la vita e le opere di uno dei più grandi intellettuali italiani - e torinesi - del XX secolo: Primo Levi. L'iniziativa, promossa dal Centro Internazionale di Studi sullo scrittore, intende offrire una visione d'insieme sul percorso letterario e biografico di Levi, con particolare riferimento, vista la ricorrenza, al contributo straordinario offerto dall'autore alla conoscenza dei Lager.

Il percorso di visita si snoda in sei momenti espositivi, che spaziano dal racconto dell'inferno concentrazionario, attraverso frammenti dell'opera leviana, a quello del rapporto dello scrittore con la chimica, ancor prima che professione. Ma sono portati alla luce anche aspetti forse meno conosciuti della multiforme personalità di Levi, come la sua passione per le le storie tra realtà e fantascienza (ben esemplificata dalle tavole di Yosuke Taki nella sezione ), o la sua cultura tipicamente piemontese del lavoro ben fatto.

“I mondi di Primo Levi” a Palazzo Madama
“I mondi di Primo Levi” a Palazzo Madama

Meritorio dunque il lavoro dei curatori della mostra, Fabio Levi e Peppino Ortoleva, che hanno raccolto diversi materiali finora sconosciuti o sottovalutati. Di particolare rilievo sono le interviste, spesso inedite, in cui Levi ha espresso le proprie idee sulla vita e la scrittura, o le sue prove di scultore con il filo di rame. Illustrazioni, videoinstallazioni, oggetti d'epoca, audiovisivi, pannelli esplicativi sono stati disposti con cura, in un contesto grafico essenziale ed elegante, per tratteggiare la parabola umana e letteraria di Levi.

Una rilettura organica della figura di Primo Levi

La scelta della mostra è quella di non scindere nettamente i vari aspetti dello scrittore, disgiungendo la sua esperienza nel Lager dal resto della sua produzione. La figura di Levi viene riletta quindi in maniera organica, nell'intenzione di dimostrare come le sue due anime (chimico e scrittore) siano profondamente solidali e interconnesse. Rispondono a questa esigenza le sezioni parallele " ", che sottolineano come la professione di Levi, oltre a salvargli la vita ad Auschwitz, gli abbia permesso di attingere ad un vasto arsenale di concetti, strutture mentali e metafore ad altri precluso. Questo rende lo stile delle sue opere così straordinariamente limpido e terso, contraddistinto appunto da "

" ripercorre tutto l'arco della vita dello scrittore, con particolare attenzione alla sua vicenda personale ma senza mai perderne di vista gli esiti letterari. Dalla insostituibile testimonianza dell'orrore in , al diario di viaggio picaresco della , fino al testamento morale de , tutte le sfaccettature dell'incontro di Levi con l'Olocausto sono affrontate da prospettive inconsuete. Un uguale taglio retrospettivo è stato applicato al rapporto di Levi con il lavoro, sia nella velata autobiografia del vicenda del montatore di gru Faussone dimostra come il lavoro, spogliato da retoriche nobilitanti o degradanti, sia una delle poche strade alla felicità terrena.

Fitto il calendario di iniziative ed eventi legato alla mostra, rivolti a tutta la cittadinanza ed in particolare ai giovani. Si segnalano convegni e dibattiti, presentazioni di libri, proiezione di filmati e percorsi guidati, talora dedicati specificamente alla scuole. Notevoli poi le letture multilingue, che testimoniano del successo oltre confine di Levi: non a caso quest'anno, a New York, sarà pubblicata l'edizione completa delle opere in lingua inglese. Questo prestigioso riconoscimento, oltre a attestare l'ammirazione del mondo anglosassone per Levi (sin dalle prime lusinghiere recensioni di Saul Bellow), rappresenta a tutti gli effetti una sua definitiva consacrazione a livello internazionale.

"I mondi di Primo Levi. Una strenua chiarezza" 22 gennaio - 6 aprile 2015 Palazzo Madama, Corte Medioevale Sito ufficiale
“I mondi di Primo Levi” a Palazzo Madama

La mostra a Palazzo Madama, concepita per essere itinerante e toccare numerose città italiane ed europee, si presenta dunque come un'occasione propizia per scoprire, riscoprire o approfondire la conoscenza di una delle massime figure del Novecento letterario: Primo Levi.


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