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I Nativi Digitali Italiani Bocciano i Quotidiani Online

Creato il 27 maggio 2013 da Pedroelrey

In occasione della due giorni del convegno “Crescere tra le righe”, che si e’ tenuto al Borgo La Bagnaia in provincia di Siena, sono stati presentati i risultati di ”Giovani e Informazione”, ricerca condotta dell’Osservatorio Permanente Giovani – Editori in collaborazione con GfK Eurisko.

L’indagine oltre ad analizzare i risultati dell’iniziativa ”Il Quotidiano in Classe” ha investigato gli atteggiamenti verso il mondo dell’informazione e uso dei mezzi di informazione da parte degli studenti delle scuole secondarie del nostro Paese.

Dai risultati emerge come la base di users dei quotidiani online sia pari alla lettura di mensili cartacei ed inferiore a quella di quotidiani e settimanali con il 31% dei giovani che non legge mai un quotidiano online ed un altro 36% che lo legge una volta alla settimana o meno.

Frequenza Fonti Informative Giovani Italiani

Attitudine confermata anche in prospettiva con la propensione ad utilizzare in futuro come mezzo di informazione i quotidiani online decisamente scarsa che vede solamente il 24% degli intervistati dichiarare che certamente utilizzerà questi come fonte d’informazione mentre sono, nell’ordine, YouTube, Facebook ed i motori di ricerca ad ottenere la miglior propensione.

Anche per quanto riguarda il profilo di immagine dei diversi medium i quotidiani online non escono positivamente. Infatti i quotidiani on line e i siti di informazione non brandizzati – nel complesso – presentano un profilo sostanzialmente sovrapposto su quasi tutti gli asset di immagine.

Scarsa vicinanza al mezzo, basso appeal in termini di interattività, modernità e libertà, ed un’autorevolezza inferiore ai quotidiani tradizionali cartacei sono l’evidenza ulteriore  della distanza tra quanto realizzato sin ora dalle testate tradizionali online e gli interessi e le aspettative dei giovani italiani.

La bocciatura sonora dei nativi digitali del nostro Paese è un campanello di allarme non trascurabile. Forse prima di portare i quotidiani in classe qualcuno tra gli editori parrebbe aver bisogno di ripetizioni sul coinvolgimento dei giovani. Qualche idea al riguardo, se posso dirlo, credo di averla.

Asset Immagine Media


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