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I nostri ricordi

Da Irvi

La volta che siamo saliti sul Duomo e sul Campanile di Giotto,gli animali allo zoo ,le mille volte che mi hai portato in giro in moto, le prime partite a tennis ,il difficile compito di insegnarmi a nuotare e le odiose tabelline.I nostri ricordiLa strada per tornare dalla campagna , quando all'altezza di Chiesanuova mi facevi vedere le luci di Firenze illuminata e io aspettavo di arrivare a quella curva per vedere la nostra Firenze dall'alto. Quel posto , sarà sempre nostro e lo legherò sempre a te.I pomeriggi a pattinare ai giardini , gli esperimenti nel fare i dolci il pomeriggio , le nottate in bianco a giocare a Tomb-raider, a fare l'albero di Natale e quei presepi che sembravano città da quanto erano grandi e complicati. Le sfide a qualsiasi gioco esistente dalle bocce alle carte al monopoli ai più recenti giochini online di qualsiasi tipo.. anche se tutto è iniziato col Pac-Man sul commodore 64.Le prime punizioni per i votacci a scuola e per le prime sigarette , i primi conflitti e le prime confessioni.Le discussioni sulla politica, sul sociale e su tutto quello che c'è di marcio al mondo. Se sono quello che sono , se faccio il lavoro che faccio lo devo in particolar modo a te, a te che mi sopporti da 62 anni , a te che mi hai dato modo di fare quello che mi piace, che non hai mai riversato su di me le tue ambizioni o i tuoi sogni ma hai sempre cercato di farmi scegliere in libertà quale fosse la mia strada....camminando comunque sempre accanto a me. Buon Compleanno Babbo.
E questa canzone , del nostro Guccini mi fa sempre pensare a te, forse perchè mi piace credere che sentendola tu possa aver spesso pensato a me...

Culodritto' di Francesco Guccini

 Ma come vorrei avere i tuoi occhi, spalancati sul mondo come carte assorbenti
e le tue risate pulite e piene, quasi senza rimorsi o pentimenti,
ma come vorrei avere da guardare ancora tutto come i libri da sfogliare
e avere ancora tutto, o quasi tutto, da provare...
Culodritto, che vai via sicura, trasformando dal vivo cromosomi corsari
di longobardi, di celti e romani dell' antica pianura, di montanari,
reginetta dei telecomandi, di gnosi assolute che asserisci e domandi,
di sospetto e di fede nel mondo curioso dei grandi,
anche se non avrai le mie risse terrose di campi, cortile e di strade
e non saprai che sapore ha il sapore dell' uva rubato a un filare,
presto ti accorgerai com'è facile farsi un' inutile software di scienza
e vedrai che confuso problema è adoprare la propria esperienza...
Culodritto, cosa vuoi che ti dica? Solo che costa sempre fatica
e che il vivere è sempre quello, ma è storia antica, Culodritto...
dammi ancora la mano, anche se quello stringerla è solo un pretesto
per sentire quella tua fiducia totale che nessuno mi ha dato o mi ha mai chiesto;
vola, vola tu, dov' io vorrei volare verso un mondo dove è ancora tutto da fare
e dove è ancora tutto, o quasi tutto...
vola, vola tu, dov' io vorrei volare verso un mondo dove è ancora tutto da fare
e dove è ancora tutto, o quasi tutto, da sbagliare...

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