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I papà italiani ottimi compagni di gioco per i propri figli, pronti a rinunciare anche allo stadio

Creato il 16 marzo 2016 da Stivalepensante @StivalePensante

Presenti, premurosi, parsimoniosi, pronti a sacrificare le proprie esigenze e il proprio tempo per la famiglia. Pronti a rinunciare anche allo stadio, per poter stare con i propri figli. Questo il ritratto del papà italiano che emerge da un sondaggio di BabySharing.com, che ha indagato su abitudini e comportamenti familiari.

(vitadamamma.com)

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I papà italiani ottimi compagni di gioco per i propri figli, pronti a rinunciare anche allo stadio. Secondo l’indagine, il 65% dei papà italiani dedica ai figli più di tre ore al giorno, soprattutto nelle ore serali. Molti, però, provano a ritagliare del tempo per i figli anche durante la giornata, magari accompagnandoli a scuola di mattina o agli allenamenti nel pomeriggio. Non solo spettatori, i papà italiani tornano bambini: più della metà si dichiara un ottimo compagno di giochi per i figli, mentre il 46% ama guardare insieme i cartoni animati e serie tv. E per i genitori dei più piccoli sopravvive il rito classico della favola della buona notte, un appuntamento irrinunciabile addirittura per il 71% degli intervistati.

Ben consapevoli della difficile situazione, non esitano a fare sacrifici per il sostentamento dei figli. Al primo posto tra le rinunce vi sono i prodotti tecnologi, seguiti dall’abbigliamento. Particolarmente sorprendente per il panorama italiano risulta la rinuncia allo stadio, scelta da 1 papà su 4, perché troppo dispendiosa in termini economici e di tempo.

Insomma, i papà italiani hanno più voglia di essere presenti, forse anche perché più anziani rispetto alla media europea: nel nostro Paese un uomo diventa genitore per la prima volta mediamente a 35 anni. “Le motivazioni sono nella maggior parte dei casi dovute a difficoltà economiche e finanziarie”, spiega Giorgio Giordani, uno dei fondatori di BabySharing.com. (ADNKRONOS)


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