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I pensieri estorti.

Creato il 18 dicembre 2011 da Tirsenide

<< … che cosa determina la volontà nei riguardi delle nostre azioni? A pensarci bene, sono portato a credere che non sia, come si suppone generalmente, il maggior bene che si ha in vista; bensì un qualche disagio (e per la maggior parte si tratta di quello più pressante) dal quale un uomo è afflitto. Questo è ciò che di volta in volta determina la volontà e che ci muove verso le azioni che compiamo, possiamo chiamare questo disagio, così com’è, desiderio, che è un disagio dello spirito per il bisogno di un bene assente.

Qualsiasi dolore corporeo di qualsiasi specie, e ogni turbamento dello spirito, è disagio: e a questo è sempre unito il desiderio uguale al dolore o al disagio provato, e a malapena distinguibile da esso. Poiché il desiderio non è altro che il disagio per il bisogno di un bene assente, in riferimento a un dolore provato, il sollievo è quel bene assente;  e finché questo sollievo non sia stato raggiunto, possiamo chiamarlo desiderio, poiché nessuno prova un dolore da cui non desidera essere sollevato, con un desiderio uguale a quel dolore e inseparabile da esso >>.

( John Locke, Pensieri sull’educazione, 1693)

I pensieri estorti.



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