Mentre nelle Filippine infuria il dibattito su un possibile divieto di esportazione di minerale, i prezzi del nichel sono saliti sull'altalena, a causa delle preoccupazioni sulla mancanza di metallo ("Prezzi del nichel in salita, anche nel 2015").
L'andamento dei prezzi sta seguendo una logica completamente diversa rispetto al 2013, quando il mercato era alle prese con un surplus di metallo.
Come risaputo, il governo indonesiano ha posto un divieto sulle esportazioni di minerale nel gennaio 2014, lasciando i grandi consumatori di nichel, come la Cina e il Giappone, alle prese con il problema di trovare nuove fonti di approvvigionamento.
L'uscita dell'Indonesia dal mercato del nichel, di cui rappresentava il 20% del totale, ha spinto i prezzi bruscamente verso l'alto.
Di conseguenza, la Cina ha spostato la sua attenzione verso le Filippine. Fino a dicembre 2013 la Cina ha importato solo mezzo milione di tonnellate di nichel dalle Filippine, mentre ha importato 3 milioni di tonnellate dall'Indonesia.
La Cina, il più grande consumatore di nichel del mondo, usa il minerale per il funzionamento delle sue acciaierie.
Secondo Scotiabank il mercato del nichel sarà in deficit nel 2015, non appena la Cina terminerà le proprie scorte di metallo.
Il timore che anche le Filippine chiudano il rubinetto delle forniture di nichel, ha spinto la Cina a cominciare lo stoccaggio di metallo.
Un report della National Australia Bank prevede prezzi del nichel costanti fino a quando le scorte mondiali non inizieranno a diminuire.
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