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I Promessi Sposi – II

Creato il 01 marzo 2016 da Albix

I Promessi Sposi – II

SCENA SECONDA  

 (Don Abbondio e Perpetua)

Don Abbondio (strillando in direzione della porta di destra, con le mani in testa e girando in tondo per la disperazione)

Perpetua, Perpetua! Presto! Ma dove ti sei cacciata???? Per l’amor del Cielo!!!!

Perpetua (entrando in scena trafelata)

Eccomi, eccomi! Ma cos’è successo, signor Curato? Vi ha forse morso la tarantola?

Don Abbondio (senza badare alle sue parole, disperato c.s.)

Presto, chiudi a chiave quella porta , te ne prego! (poi vedendola indugiare)

Ma presto, prima che ritornino………

Perpetua (scuotendosi dall’iniziale sorpresa, si appresta alla porta di sinistra, chiudendola a doppia mandata. Poi con tono di inquisizione)

Prima che tornino chi????

Don Abbondio (c.s. ma accasciandosi sulla poltroncina)

Non fare domande alle quali non posso rispondere! Hai chiuso la porta????

Perpetua (sempre più incuriosita, sedendosi di fronte)

Ma sì che l’ho chiusa, quella benedetta porta! Adesso volete parlare, finalmente???

Si può sapere cos’è che v’ha tanto spaventato???

Don Abbondio (mettendosi un dito indice tra le labbra)

Per l’amor di Dio, vuoi forse la mia rovina? Taci, o sarò perduto!!!

Perpetua (ormai rosa da una curiosità irrefrenabile, cambiando tattica)

Va bene, va bene. Parlerò più piano, se è questo che volete……..

Però avete una cera che non mi piace affatto, sapete?

Don Abbondio (lasciandosi andare all’autocommiserazione)

E ti credo…… Avrei voluto veder te al mio posto. Che guaio…..

Ma proprio a me doveva capitare?????? Tremo ancora tutto……

Perpetua (alzandosi)

A voi vi occorre qualcosa da bere. Non muovetevi! Torno subito.

Don Abbondio (prendendosi la testa tra le mani, mentre Perpetua esce)

E dove vuoi che vada! Va, va, ma torna presto! Oh povero me! Me tapino! Come farò? Proprio a me, che nella vita non cerco nessuno! Che guaio, che gran guaio……

Perpetua (rientrando in scena con un fiasco di vino in una mano e un bicchiere nell’altra, dopo aver colmato il bicchiere)

Tenete, bevete un sorso del vostro vino, vi gioverà!!!

Don Abbondio ( dopo avere scolato  il bicchiere  d’un fiato)

Povero me! Che guaio, come farò?

Perpetua (prendendo la palla al balzo, in tono di solidale complicità)

Confidatevi, dunque, sennò come potrò aiutarvi??

Don Abbondio (sul punto di cedere)

Ma tu, saprai mantenere il segreto?

Perpetua (alzando gli occhi al cielo e facendosi il segno della Croce)

Sarò muta come un pesce morto! Lo giuro!

Don Abbondio (scuotendo il capo)

Quante volte ti devo dire che non si giura? Oh povero me! Son proprio finito…..

Perpetua (sporgendosi in avanti ed abbassando il tono della voce)

E dunque…..?

Don Abbondio (anche lui sporgendosi ed abbassando la voce)

Son venuti…. Da quella porta……… (indica la porta alla sua destra) Oh mamma del Cielo!! Ma sei sicura di averla chiusa bene?????

Perpetua (ormai smaniando)

Oh, via, signor curato! Qui siamo al sicuro! Parli, parli, per carità!!

Don Abbondio

Se tu li avessi visti coi tuoi occhi, quei due, non penseresti mai di essere al sicuro! In alcun posto!

Perpetua

Ah, quindi erano in due…?

Don Abbondio

Sì. Due loschi figuri. E’ stato terribile. Non avevo mai incontrato due simili energumeni…..

Perpetua

Ho capito! Erano due taglieggiatori mandati dalla mafia per il pizzo! Madonna Santissima! Anche in Chiesa, adesso!? Non c’è più religione……

Don Abbondio (in tono seccato)

Ma di cosa straparli? Almeno fossero stati della Mafia. Quelli, in Dio ci credono! Questi invece: guarda il mio orecchio ……Oh povero me!

Perpetua

Uomini senza Dio? Erano forse due delle Brigate Rosse?

Don Abbondio

Macché! Almeno fosse! Quelli sono uomini di cultura, ancorché senza Dio!

Peggio, Perpetua, peggio! Pensa che mi volevano persino tagliare la gola e sfasciare i denti (si tocca la mascella destra) Oh me sciagurato, chi mi salverà mai da questo impiccio????

Perpetua

Tagliare la gola e sfasciare  i denti? Allora non potevano essere che un otorino e un dentista del Servizio Sanitario Nazionale messi assieme!!!!!!

Don Abbondio

Ma quali dentisti! Quali otorini! Ti dico e ti ripeto che si tratta di due esseri orripilanti!

Perpetua (battendo una mano sulla scrivania)

Ci sono !!! Erano due ex-democristiani della Prima Repubblica??!??

Don Abbondio (con un gesto risolutivo)

Peggio ancora! Ascolta (si sporge ancor di più verso la domestica e abbassando la voce) Due metallari di Don Rodrigo Ramirez, con le scarpe di cuoio e le mani di ferro(si tocca ancora l’orecchio e la mascella)

Perpetua (con una sonora esclamazione)

Due metallari di Don Rodrigo Ramirez!!??

Don Abbondio (tendendo le mani in tono supplichevole)

Zitta, per carità, se ci ti è cara  la mia vita!

Perpetua (abbassando la voce)

Ma cosa possono volere , di grazia, da Vostra Signoria?????

Don Abbondio

Ah, sapessi! Se tu sapessi, Perpetua mia, cosa vogliono quei due e quel loro capo

che solo a sentirne il nome, mi torna la tremarella……

Perpetua (spazientendosi)

E parlate, infine, per piacere!

Don Abbondio

Mi hanno imposto, a costo della mia vita, capisci?, mi hanno imposto che io non celebri il matrimonio di Lorenzo Tramaglino e Lucia Mondella (Don Abbondio si accascia di nuovo sulla poltrona, sconsolatamente)

Perpetua (segnandosi)

Oh Vergine Santissima!!!! E perché mai???

Don Abbondio (scuotendosi)

Ma che domande fai??? Anche tu, ti ci metti, adesso? Cosa vuoi che ne sappia, io, dei capricci di questi prepotenti???? E di quel Lorenzaccio, con quel bel carattere che si ritrova?? Così giovane e già vuole rovinarsi con le sue stesse mani????? Che gran guaio…….. Che ne sarà di me…?

Perpetua (versandogli un altro bicchiere dal fiasco)

Bevete, intanto, e lasciatemi pensare un poco……….povero il mio padrone……….Però ……mi viene un’idea!

Don Abbondio ( animandosi dopo aver posato il bicchiere sulla scrivania)

Un’idea? Che idea? Parla, presto!!!

Perpetua

Fategli un Nulla Osta per un’altra Parrocchia e voi ne siete fuori?

Don Abbondio (reagendo stizzito)

E brava! Così quelli penseranno che li ho voluti ingannare e sbeffeggiare!!!

Bell’aiuto, davvero! Aiutami ad andare di là (si alza appoggiandosi alla scrivania, visibilmente malfermo sulle gambe. Perpetua correrà a sorreggerlo). Voglio mettermi a letto. Poi avvertirai il mio medico e dirai a tutti che sono ammalato; che non posso veder nessuno. (Si avviano verso l’ingresso della casa. Quando saranno sulla porta, si udrà bussare alla porta opposta, prima piano e poi sempre più forte. Si udrà anche una squillante voce maschile chiamare forte il nome di Don Abbondio e l’invito perentorio e minaccioso  ad aprire)

Don Abbondio (di nuovo spaventato)

Mi pare la voce di Renzo! Povero me! Lasciami e vai ad aprire, prima che sfondi la porta. Digli che non ci sono e che non tornerò prima di quindici giorni. Vai, ce la farò da me. Che guaio…..Proprio a me che non faccio male ad una mosca……….(scompare dietro la porta che viene chiusa prontamente da Perpetua che tranquillizza il pavido parroco)

2. Continua…


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