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I quaderni di Giovannino (lettura e scrittura): guida didattica degli anni '60 per il primo ciclo

Creato il 16 maggio 2015 da Lorenafigini
I quaderni di Giovannino (lettura e scrittura): guida didattica degli anni '60 per il primo cicloOggi voglio regalarvi una chicca, per lo meno per chi, come me, è appassionato di guide didattiche e libri di qualche tempo fa. Non sono certo modelli da prendere in considerazione ora nell'insegnamento, hanno caratteristiche diverse dalla didattica di oggi, un linguaggio più complesso, a volte, un'impostazione che può non piacere più. Hanno, però, quel sapore di antico, di particolare, di ricercato che oggi non si trova più.
Io, a dir la verità, ne traggo anche spunti didattici, ovviamente ricontestualizzati nell'oggi, con modi, tempi e strategie proprie della didattica moderna.
Alcuni di questi libri, pur nella loro impostazione retrò, sono alquanto moderni ed è bello fare confronti con le guide di oggi, con un intento scientifico e di ricerca.
Oggi vi presento "I quaderni di Giovannino", guida didattica a cura di Annamaria Uberti Gotti del 1967. Le foto che vi mostro qui sono di una ristampa del 1984, ancora in buonissimo stato, a parte qualche pagina mancante.
A breve vi mostrerò anche la guida di matematica.
I quaderni di Giovannino (lettura e scrittura): guida didattica degli anni '60 per il primo cicloIn un'epoca in cui le fotocopie non si utilizzavano, una guida didattica era impostata diversamente da oggi; in particolare, questa propone un percorso realmente svolto in una classe, trascrivendo parola per parola i quadernini realizzati dai bambini. Ritroviamo così un percorso di apprendimento della lettoscrittura basato su una lettura globale delle parole, l'uso immediato del corsivo (non poteva essere altimenti, in quegli anni), una scansione basata sulle stagioni e le festività dell'anno, le regole ortografiche presentate con disegni in stile cornicette e colori vivaci. Un'attenzione particolare alla cura, all'ordine, al disegno e alla bella grafia... interessante soprattutto notare come l'illustrazione sia preponderante, ma un tipo di illustrazione che possono ricreare i bambini.
All'interno di questo stile, che potremmo appunto considerare antico, troviamo però alcune caratteristiche che ritengo essere molto utili ancora oggi: l'associazione parola/disegno, l'attenzione al lessico con inserti per scoprire parole nuove, l'utilizzo dell'esperienza come occasione di scrittura.
I quaderni di Giovannino (lettura e scrittura): guida didattica degli anni '60 per il primo cicloQuesto aspetto, in particolare, è quello più moderno di tutti: qui sono chiamati centri di apprendimento, ovvero "unità di insegnamento (...) che facilitano l'attenzione, diminuiscono la fatica, evitano la noia e il passaggio ad un argomento completamente differente (...); rendono l'apprendimento attivo perché vengono attuati con esercizi di osservazione, di associazione, di espressione".
Questa metodologia, molto utile in prima e seconda primaria, ma anche successivamente, consiste nella scelta di un argomento che viene trattato in tutti i suoi aspetti: sono le unità didattiche. In particolare, qui la primavera e l'acqua diventano stimolo, argomento di discussione, permettendo di fare esperienze dirette nella natura, raccontarle in testi, anche scientifici (qualità dell'acqua, caratteritiche del fiore, ecc) da cui poi partire per affrontare altri argomenti come il nome, l'aggettivo, l'azione.
Insomma, una guida retrò ma bellissima per chi ama questo genere di volumi; uno spunto di riflessione perché, nella sua modernità, ci permette di capire come una certa didattica attiva già esisteva anni fa, non stiamo inventando nulla, anzi... a volte sembriamo dimenticare queste esperienze che maestri e maestre hanno svolto anni fa e ci riduciamo, per pigrizia, a fotocopiare schede su schede.

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