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I ragazzi di Anansi

Creato il 16 febbraio 2013 da Gloutchov
I ragazzi di Anansi Peculiare è un termine riduttivo per questo romanzo di Neil Gaiman. Surreale, per certi versi fanciullesco, per altri grottesco e, per altri ancora, addirittura stupido. 
Anansi è un Dio. Una divinità furba, il Ragno, capace di dominare sulle altre divinità che regolano le attività del mondo e il destino degli umani. Anansi si diverte a prendere in giro i suoi simili e, a rubarne il nome per apparire solo e sempre lui nelle legende umane e non. Anansi ama divertirsi. Ballare, sedurre gli umani, far lavorare le altre divinità al suo posto. E' un approfittatore ma, allo stesso tempo, è anche un simpaticone. Ha un certo appeal, ed è capace di conquistare chiunque abbia di fronte. A meno, ovviamente, delle altre divinità, che lo odiano ma non osano sfidarlo. Anansi ha due figli, avuti da una donna umana, che ha amato a suo modo, uno con i suoi stessi poteri, l'altro umano. Ed è quest'ultimo che è il personaggio principale di questa storia. Già, perché se Anansi e l'altro suo figlio sono amati e apprezzati da tutto il creato, questo secondo figlio, soprannominato Ciccio da suo padre, per quanto egli non sia per niente grasso, è letteralmente uno sfigato. Un "Paperino" all'ennesima potenza. E per quanto lui combatta questa sua natura, non può fare nulla per evitarla. Ciccio, un mattino grigio della sua vita anonima, viene a sapere che suo padre è morto. Morto d'infarto mentre cantava e ballava con due ragazze di vent'anni in un club sperduto su una Highway americana. Indeciso sul da farsi, decide di andare al matrimonio. Prende il primo aereo da Londra per la Florida e torna al paese natale. Qui incontra i suoi vecchi vicini, le persone che si era lasciato dietro le spalle per cercare di dimenticare la sua infelice infanzia e, improvvisamente, scopre cose della sua vita che non avrebbe mai potuto immaginare. Viene a sapere di avere un fratello, di essere stato separato da lui quando ancora era troppo piccolo per ricordare... e che, se vuole rivederlo, gli basta chiedere ad un ragno... un ragno? Tutto sembra irreale ma, in un momento di crisi, lui, al ragno, chiede veramente di rivedere il fratello e... la sua vita cambia completamente. Il fratello, gli ruberà la ragazza, lo farà licenziare dal lavoro, lo farà diventare un criminale. Nel frattempo lui scoprirà la vera natura di suo padre e del fratello. Si troverà immischiato in un mondo fatto di divinità vendicative che, dopo la morte di Anansi, vogliono rifarsi di tutte le infamie subite. Scoprirà le sue origini, la vera natura di suo fratello e la sua vera natura, due ragazzi così opposti per natura e, allo stesso tempo così simili. Scoprirà anche che Anansi, essendo un Dio, non è morto veramente ma, stanco di dover fare il Dio a tempo pieno, si è preso una vacanza e l'ha presa come fosse una burla... per burlarsi di tutti quanti, dei, uomini e... pure dei suoi figli.
Una storia surreale, strana, diversa da tutte le altre. Ammetto che, essendo I Ragazzi di Anansi così fuori dalle righe, ho fatto fatica ad apprezzarla appieno ma, sotto sotto, si notano le qualità dell'autore e la fantasia. Ci vuole coraggio ad affrontare quelle pagine, per arrivare fino in fondo. A volte è stancante, per la troppa irrazionalità o, per l'eccessiva bizzarria. A volte invece incuriosisce, si vuole sapere cosa accadrà dopo, cosa ne è stato veramente di Anansi, cosa centrano alcuni personaggi di passaggio e, il perché c'era bisogno di scrivere una storia così. Per quanto di generi differenti, questo libro ricorda "Guida Intergalattica per Autostoppisti". Da leggere? Se vi ispira... 

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