I Salotti del gusto. Eccezionali momenti.

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Il salotto è un ambiente molto difficile da gestire.

Da quello tra le semplici mura domestiche fino alla forma metaforica -scevra da implicazioni negative e da convetticola - è uno spazio dove capacità, buon gusto, eleganza e stile si fondono insieme per poter rendere l’esperienza del soggiorno indimenticabile al proprio ospite.

Questa capacità così rara e preziosa l’abbiamo ritrovata nello splendido progetto dei SALOTTI DEL GUSTO ideato da Raffaella Corsi.

Esempio di magnifica padrona di casa, Raffaella ha creato un ambiente itinerante che sposa l’eccellenza italiana dell’enogastronomia, riunendo sotto lo stesso tetto autenticità, unicità e prodotti di nicchia.

Nato nel 2011, Salotti del gusto, ha due appuntamenti annuali che scandiscono le stagioni, con l’obbiettivo di essere un punto di incontro tra produzione e fruizione di una qualità selezionatissima –secondo regimi molto rigidi – creando connessioni tra aziende stesse oltre che con addetti ai lavori e appassionati; insieme a questa volontà c’è quella di rendere ogni appuntamento momento di confronto professionale ed esperienziale attraverso degustazioni, workshop e momenti di intrattenimento culturale.

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Villa Condulmer di Mogliano Veneto (Treviso) è stata la seducente cornice- che possiamo soltanto invitarvi a visitare, per la sua bellezza e accoglienza, senza spendere inutili parole che sminuirebbero il valore della villa- dove siamo stati invitati per un pranzo/degustazione condotto dalla bravissima Alessandra Veronesi con le creazioni dello chef Luigi Taglienti. Protagonista il Caviale Calvisius. Questo caviale ha dietro la sua inequivocabile eccellenza, una storia di tradizione italiana, produzione ecosostenibile e cura, con allevamenti italiani (certificati Friend of the sea) dove l’acqua di risorgiva sgorga pura e costantemente monitorata, che permette di poter gustare un prodotto fuori dall’ordinario e irrinunciabile nella sua proposta, varia e per tutti i palati più raffinati.

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Prima di immergere i sensi in questo mondo profumato e alchemico, intitolato FILOSOFIA DEL CAVIALE, abbiamo iniziato con uno Zibello incredibile, prodotto da Fausto Brozzi, in 300 pezzi annui, con 38 mesi di stagionatura che portano il peso iniziale di 16 kg ad appena 5 kg. Dire “una delizia” è da poveretti. Degustato rigorosamente con le mani è stato accompagnato da un ottimo prosecco (abbinamento par excellence come sottolineato da Alessandra Veronesi) FAGHER de LE COLTURE (un’azienda familiare con il motto che “il prosecco si fa in campagna e non in cantina”) che ha titillato ogni papilla gustativa a disposizione.

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Finalmente giunto il suo momento, lo chef Taglienti ha spiegato che il filo conduttore del pranzo era l’acidità, in un gioco di consistenze, richiamo al mare e all’acqua con la sua freschezza. Per cominciare CAVIALE TRADITION DISIDRATATO, con acqua di Sambuco (ottenuta da 6 ore di disidratazione), purea di Limone di Amalfi, panna semimontata ad essere l’unica presenza “grassa” nel piatto a cui viene aggiunto l’infuso.

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Il vino un VIGNA DI MORE, abruzzese, da uve Traminer e Chardonnay raccolte manualmente. Un vino fresco che ha saputo riprendere le nuance dell’infuso di sambuco ed esaltarle. Molto citrico con sentori di frutta secca.

A seguire UOVA ALLA VANIGLIA, MANDORLA E CAVIALE. Il tuorlo emulsionato con bacca di vaniglia del Madagascar si unisce con le mandorle frullate e macerate per un giorno nel latte di mandorlo. In aggiunta dell’aceto di Zibibbo maturato in anfora. Torna così il bianco della spuma di mare, questo brodo primordiale da gustare con un DONNA MARTA BRUT dell’azienda le MOJOLE. Sentori di mela golden e mandorla fresca. Con Marta Mondonico a raccontarci di questo prezioso Franciacorta vendemmia 2010, con 24 mesi sui lieviti e sboccatura nel Marzo 2014.

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A terminare BANANA SPLIT o meglio la rivisitazione del nostro audace chef, a base di caviale, vodka in un misto di contrasti e avvicendamenti di sapori che si sposavano perfettamente con l’Arancino Morelli, diventando un velluto inesauribile da cui far attingere i propri sensi.

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I Salotti del gusto. Eccezionali momenti.

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Un pranzo dove l’estro di Taglienti e la maniacale preparazione della Veronesi (e la sua eccellente selezione) si sono uniti a dei commensali generosi nello scambio di opinioni e nel dialogo cortese.

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Foto IBD, la splendida padrona di casa in uno scatto fugace

Salutati gli ospiti e la splendida padrona di casa, oltre che lo Chef e la Veronesi, ci siamo intrufolati nei territori delle aziende presenti, scoprendo gli ottimi vini dell’Azienda Agricola San Salvatore e le sue bottiglie firmate dal professor GILLO DORFLES e le entusiasmanti offerte dei suoi IGP; il gustoso prosciutto in crosta MASE’, dal 1870 fatto a Trieste; abbiamo approfondito con delizia la produzione LE MOJOLE scoprendo un vero e proprio mondo dell’eccellenza; continuando con VIGNA DI MORE e la combattiva Adriana Tronca; passati da FATTORIA DEL PESCE, siamo rimasti conquistati dalla cura e passione per la TROTA e il suo uso naturale e sano di cui ci hanno parlato, saggiando soddisfatti i prodotti raffinati e superlativi.

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Il nostro soggiorno nei SALOTTI DEL GUSTO si è chiuso in bellezza con una verticale sull’AMARONE tenuta dalla Veronesi e da LUCA MARTINI, con un’esplosione vera e propria di sensazioni e considerazioni che si sono consumate tra i presenti e i due “docenti” e che non riporteremo custodendole gelosamente.

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Progetto immenso, questo, che riunisce davvero in sé tutto ciò di cui abbiamo bisogno, quel lusso vero, reale, quello fatto di spazio, silenzio e tempo. Di noi, altri e un comune piacere da consumare con tranquillità, senza esagerazioni e senza teatralità.

Non aspettiamo che il prossimo evento.

Buona scelta
IBD
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