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I sapori curativi nell'ayurveda

Da Enrico74

I sapori curativi nell'ayurveda

I sapori e la medicina ayurveda

L'India possiede tradizioni millenarie relative alla medicina antica, che non considerano il cibo come mero carburante atto a nutrire il "motore" uomo ma anche le inclinazioni psicologiche del soggetto, vediamole insieme.

Medicina ayurveda sapori alimenti

Per la medicina ayurveda, la quantità di alimenti assunti con i pasti è importante, lo sappiamo bene anche noi, eccedere causa spesso sonnolenza e pigrizia e non c'è dubbio che alcuni alimenti siano legati a uno stato di pesantezza che impedisce di svolgere al meglio le varie attività della giornata, con ripercussioni negative anche sulla mente. Una dieta misurata garantirà anche un buon funzionamento dell'intestino e un miglioramento della fase digestiva. 
Gli alimenti da privilegiare quindi sono quelli a base vegetale (frutta e verdura ma anche legumi e semi) fresca e secca, riso integrale, olio di oliva e germogli, c'è spazio anche a grassi non idrogenati (in modiche quantità e solo in soggetti senza problemi metabolici o di altro genere), zucchero non raffinato, miele, zenzero e soprattutto tanta acqua. 
Per quanto riguarda la carne invece, si consiglia un uso moderato o sporadico. Sempre secondo l'ayurveda, sarebbe una scelta assennata sottoporre il proprio fisico a una giornata di digiuno una volta al mese così da aiutare il corpo a disintossicarsi dalle scorie alimentari migliorando quindi il suo stato generale di salute. La medicina ayurveda, nata dall'antica India ma estremamente attuale in termini di promozione della salute e della longevità, ha tanto da dire a proposito di scelte alimentari. 
Prima di tutto va preso in considerazione l'equilibrio dei Dosha, che può essere alterato da scelte dietetiche errate rispetto alla tipologia individuale che essi rappresentano. Ci sono poi indicazioni importanti su quando consumare i pasti, quali alimenti preferire in base alla stagione e come abbinare al meglio l'impiego delle spezie, che rivestono un ruolo insostituibile sia nella preparazione dei piatti sia in ottica terapeutica. 
Gli alimenti, nella tradizione ayurveda, vengono classificati in base ai sei rasa o sapori, identificati con il sapore immediato che danno sulla lingua i vari alimenti, quello che ricordiamo e l'esperienza di come quel gusto particolare influenza l'organismo. Ogni gusto ha un effetto energetico diretto sulla digestione, creando un riscaldamento o una sensazione di raffreddamento. Questa azione sul sistema digestivo, chiamato virya, può essere avvertita subito dopo la degustazione di un alimento o di lì a poco. 
I sapori che dovrebbero essere presenti nel piatto a ogni piatto o comunque almeno una volta al giorno, per non creare squilibri con la propria assenza, sono sei: dolce, salato, acido, amaro, pungente e astringente. Ogni gusto, in diversa misura è composto dagli elementi aria, fuoco, etere, terra e acqua.

I sei gusti ayurvedici

Dolce o madhura
Ha una azione stimolante sul pancreas e regala una sensazione di calma: di tutti i sei gusti è il più nutriente. Assunto con moderazione favorisce la longevità e rafforza i tessuti, è il sapore ayurveda da privilegiare nel caso si voglia aumentare di peso, si trova in riso, cereali, patate, zucchero, miele e in alcune verdure come zucca, cetrioli e zucchine. Madhura è composto di terra e acqua e accresce il dosha Kapha con la sua energia raffreddante.
Salato o Lavana
Stimola l'appetito e svolge una azione sedativa e lassativa, influenza il bilancio idrico e ammorbidisce i tessuti. E' caratteristico di tutti gli alimenti a base di sale. E' un gusto composto da acqua e fuoco che accresce Kapha e Pitta.
Acido o Amla
Stimola l'appetito e la produzione di saliva, rafforza le ghiandole gastriche, è presente in yogurt, aceto, agrumi, pomodori, mele verdi, arachidi. Amla è composto di fuoco e terra, accresce Kapha e Pitta.
Amaro o Tikta
Svolge una efficace azione stimolante su fegato e cistifellea e contribuisce a eliminare le tossine. Evitare gli eccessi: lo si trova in verdure, curcuma, erbe aromatiche, noci, fieno greco, tarassaco. Tikta è composto di aria e etere e accresce Vata.
Pungente o Katu
Riscalda e purifica, migliora il funzionamento del metabolismo, è abbondante nelle spezie e nelle erbe aromatiche. Katu è composto di aria e fuoco, accresce Vata e Pitta.
Astringente o Kasaya
Ha una azione tonificante sulla muscolatura, condiziona la digestione, tonifica e ha un effetto cicatrizzante, è presente in legumi, caffè, tè, cavoli, broccoli, spinaci e verze. Kasaya è composto di aria e terra ed accresce Vata.

Sapori corretti per equilibrare i Dosha


Per Vata
Evitare bevande e cibi freddi, assumere pochi alimenti crudi e legumi, preferire cibi caldi e umidi come zuppe e riso condito con burro chiarificato ghi, accentuare i gusti dolce, aspro e salato.
Per Pitta
Consumare con moderazione cibi fritti, caffè, sale, alcol, carni rosse e spezie piccanti, privilegiare frutta fresca e verdure, bere molta acqua durante la giornata, accentuare i gusti dolce, amaro e astringente.
Per Kapha
Evitare cibi ghiacciati, dolci e limitare il consumo del pane, privilegiare alimenti caldi, leggeri e secchi, consumare in abbondanza verdure fresche, spezie ed erbe, accentuare i gusti pungenti, amari e astringenti.
Le scelte alimentari secondo l'ayurveda devono necessariamente essere condizionate dal periodo dell'anno in cui ci si trova, un pò come i consigli alimentari della nostra cultura, che dice di consumare preferibilmente prodotti di stagione, quindi nulla di nuovo sotto il sole. Per l'estate quindi, si consiglia una dieta ricca di verdure fresche e frutta succulenta, evitando bevande gassate e troppo fredde. In inverno e autunno si deve dar spazio a cibi nutrienti e caldi come cereali, legumi, noci, yogurt, frutta di stagione. Il ritorno della primavera dovrebbe essere caratterizzato a tavola dalla presenza di alimenti leggeri, in grado di depurare l'organismo e di bevande calde dal sapore amaro e piccante.
I sapori vanno combinati secondo regole ben precise, se infatti vengono assunti insieme due alimenti con rasa e virya differenti, il processo digestivo può essere indebolito, è quindi molto meglio non mescolare cibi incompatibili tra loro come latte e banane o ciliegie, riso e patate, yogurt con frutta acida e così via. L'ordine migliore per consumare gli alimenti introducendo tutti i sapori durante la giornata sono dolce, salato, acido, piccante, amaro e astringente.
Dopo tutto si tratta solo di consigli ma che hanno aiutato a vivere più sane milioni di persone in India quindi perché non provare? Se volete saperne di più vi posso indicare un libro interessante che si intitola "il cibo che da la felicità" Edizioni Laksmi scritto da Gitananda Asram. Non ci guadagno nulla quindi è solo un consiglio il mio. 
Per ulteriori informazioni vi invito a leggere gli altri scritti che trovate al seguente indirizzo:
http://uomomedicina.it/medicina-ayurvedica

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