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I segreti occulti della pigna nell’arte e nell’architettura

Creato il 20 aprile 2012 da Tnepd

Il simbolo della pigna è uno degli emblemi più misteriosi che si possono trovare nell’arte antica e moderna oltre che nell’architettura. Pochi studiosi se ne rendo conto, ma la pigna allude al più alto grado di illuminazione spirituale possibile. Ciò venne riconosciuto da varie culture antiche e il simbolo può essere trovato tra le rovine indonesiane, Babilonesi, Egiziane, Greche, Romane, e Cristiane, solo per citarne alcune. Appare anche nei disegni delle tradizioni esoteriche, come nella Massoneria, nella Teosofia, nello Gnosticismo e nel Cristianesimo esoterico. La pigna mantenne il suo significato originale nelle varie incarnazioni: Simboleggia un organo, la “ghiandola pineale” o “Terzo Occhio”, che tutti noi possediamo.

I segreti occulti della pigna nell’arte e nell’architettura
A sinistra: Le magnifiche rovine di Angkor Wat in Cambogia, uno dei luoghi più magici e spirituali della Terra, è pieno di simbolismo sulla pigna. A destra: Il bodhisattva illuminato ad Angkor Wat.

Le maestose rovine di pietra di Angkor Wat sono uno spettacolo meraviglioso da vedere. Enormi torri a forma di pigna si stagliano nel cielo emergendo dalla fitta giungla, creando un effetto visivo molto particolare. Le torri a forma di pigna vengono spesso citati dagli studiosi:

“Le torri a Angkor hanno un profilo a forma di … pigna…”

-Benjamin Rowland, L’arte e architettura dell’India

La questione, tuttavia, è il loro significato: è altamente improbabile che un tale segno distintivo non abbia una ben precisa ragion d’essere. Qual è il significato delle pigne presenti negli antichi edifici di Angkor?

Inoltre, un altro dettaglio che non viene spiegato di Angkor Wat sono i cosiddetti “animali antitetici”. Nell’esempio mostrato nell’immagine sopra si vede una coppia di elefanti gemelli simmetricamente uno di fronte all’altro: spesso questo particolare viene tralasciato o considerato insensato.

È interessante notare, come la raffigurazione delle coppie di animali antitetici appaia in altre famose reliquie a forma di pigna. Ad esempio, nella scultura romana “La Pigna”, due pavoni antitetici affiancano l’enorme pigna di bronzo.

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Sopra: La “Pigna”, venne costruita dai romani nel I secolo, una volta era una fontana.

La scultura della Pigna si trova in un cortile del Vaticano chiamato “La Corte della Pigna” e viene oggi considerata la più grande statua di una pigna al mondo.

Le analogie non finiscono qui, però: Il bastone di Osiride (c. 1224 aC) rappresenta non solo cobra antitetici, ma anche una pigna nel loro mezzo:

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Sopra: Il bastone con pigna di Osiride. Museo Egizio di Torino, Italia, 1224 aC.

Qual è il significato simbolico di queste pigne e come si inserisce il fattore antitetico nel contesto generale? Qual è il significato più profondo di queste immagini, apparentemente imperscrutabili?

TERZO OCCHIO/GHIANDOLA PINEALE

La risposta a tutto ciò è che le pigne, nel corso della storia, hanno simboleggiato la “ghiandola pineale” o “Terzo Occhio” e, per associazione esoterica, l’atto del risveglio stesso. Questa ghiandola si dice sia situata nel centro geometrico del cervello e viene considerata da alcuni come il Terzo Occhio biologico, il filosofo francese Descartes ritenne che la ghiandola pineale fosse la sede dell’Anima.

Per ghiandola pineale troviamo la seguente definizione sul dizionario Webster’s Ninth New Collegiate:

“Una piccola appendice cerebrale presente in tutti i vertebrati craniati e che in alcuni rettili ha la struttura essenziale di un occhio. Negli uccelli fa parte del sistema di misurazione del tempo ed è da molti considerata un terzo occhio rudimentale, un organo endocrino o la sede dell’anima … ”

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Sopra: La ghiandola pineale: assomiglia ad una piccola pigna, da cui deriva il suo nome.

Il simbolismo della pigna non si è perduto con le culture antiche, in India, la tradizione indù insegna ai suoi seguaci di risvegliare il Terzo Occhio, attivando i loro “sette chakra”. Si tratta di un esercizio antico, ancora oggi praticato, chiamato Kundalini Yoga: si dice influenzi direttamente la coscienza umana, sviluppi l’intuizione, aumenti la conoscenza di sé e liberi il potenziale creativo di ognuno. È interessante notare che il simbolo esoterico del kundalini yoga è il caduceo, un simbolo provvisto di due serpenti antitetici.

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A Sinistra: Il caduceo di Hermes nella mitologia greca. Nell’antica Roma veniva raffigurato nella mano sinistra di Mercurio. A destra: Una rappresentazione visiva della pratica del Kundalini yoga, il cui fine ultimo è quello di risvegliare il Terzo Occhio.

Kundalini è l’energia spirituale o forza vitale presente in ogni essere umano che si trova alla base della spina dorsale. Per risvegliare il Terzo Occhio, l’energia della kundalini deve essere richiamata fino alla fronte, dove si espanderà e risveglierà così il Terzo Occhio. L’energia viaggia attraverso la ida (a sinistra) e la pingala (a destra), al polo centrale o sushumna. Questo è un processo esotericamente rappresentato dal simbolo del caduceo: due serpenti antitetici attorcigliati intorno ad un bastone.

“… Il caduceo, la verga del potere … In India si tratta di un bastone di bambù con sette nodi … che rappresenta la colonna vertebrale, con i suoi sette centri o chakra … i 2 serpenti invece vengono sono simbolici dei 2 canali, Ida e Pinagala “.

—C.W. Leadbeater, Freemasonry and its Ancient Mystic Rites

Così, le coppie di animali antitetici associati alle pigna – come gli elefanti gemelli in Indonesia, i pavoni gemelli a Roma, i due serpenti in Egitto, sono un allusione ai canali Ida e Pingala (i serpenti gemelli antitetici sul caduceo). La sushumna centrale è, a sua volta, simboleggiata dal disegno centrale (spesso una pigna) che sul caduceo è l’asta principale che corre dal basso verso l’alto.

Molte culture antiche incorporarono le immagini della pigna nella loro arte e architettura spirituale, ovviamente assieme alle coppie antitetiche. Le divinità pagane di Babilonia, Egitto, Messico e Grecia vennero associate alla pigna.

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A sinistra: Il dio sumero Marduk con una pigna in mano. A destra: Dioniso, il Bacco dei Romani, tiene in mano un “Tirso”, sormontato da una pigna.

Anche il ciclo vitale stesso della pigna ha in se un significato esoterico: con la maturazione, la pigna si apre lentamente per rilasciare i suoi semi maturi. Questo processo è il simbolo della espansione della coscienza che accompagna l’apertura della ghiandola pineale e il risveglio del Terzo Occhio. La metafora è una lezione importante e mentalmente stimolante di un fenomeno esoterico che non può essere visto o spiegato quanto avviene all’interno del cervello:

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A sinistra: Pigna in bronzo presso la cattedrale di Aachen, in Germania. Al centro: Statua romana di una pigna in Piazza Venezia, Italia. A destra: pigne in maturazione.

I lettori che hanno familiarità con le religioni orientali ricorderanno come il Terzo Occhio abbia una lunga storia, in India, Cina e Sud-Est asiatico, dove le tradizioni religiose dell’Induismo, del Buddismo e del Taoismo dominano. Più di un idea “religiosa”, il Terzo Occhio è un’usanza “spirituale” arcaica che trascende le religioni. Viene chiamato “urna” e “Trinetra,” si può vedere spesso rappresentato come un puntino nel mezzo della fronte.

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Sopra: Il terzo occhio tra le sopracciglia del Buddha. Risvegliare il Terzo Occhio permette al Buddha di comprendere le forze dell’esistenza e la loro manifestazione nella catena della causalità.

Il Terzo Occhio venne chiamato con nomi diversi nel corso della storia, tra cui “occhio interiore”, “occhio della mente”, “occhio dell’anima” e “occhio della ragione.” Il ritratto di un singolo “occhio” è, infatti , un’immagine archetipica che risale a migliaia di anni fa. Appare più e più volte nei miti, nelle sculture, nelle incisioni, nei dipinti e nelle culture antiche di tutto il mondo. Venne spesso raffigurato nell’antico Egitto come un unico occhio disincarnato, l’Occhio di Ra:

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L’occhio di Ra, rappresenta il terzo occhio dell’illuminazione

Il Terzo Occhio venne comunemente descritto dai mistici antichi che sperimentarono la luce divina.

“.. in ogni uomo c’è un occhio dell’anima, molto più prezioso di diecimila occhi normali, perchè è il solo che permette di vedere la verità … L’occhio dell’anima … viene naturalmente risvegliato e stimolato dalle discipline matematiche. ”

-Platone, La Repubblica

Utilizzare superficialmente il terzo occhio è molto facile. Chiudete gli occhi e, senza muoverli “guardate” un oggetto vicino a voi. State ora utilizzando il Terzo Occhio. Per elevare il proprio livello spirituale e risvegliare i poteri latenti, l’occhio deve essere rivolto verso l’interno. La tradizione occulta occidentale concorda con gli antichi testi orientali affermando che rivolgendo l’occhio all’interno di noi stessi possiamo avere accesso a:

  • Una coscienza superiore
  • Una più profonda comprensione della vita e della morte
  • La capacità di gestire meglio il proprio futuro
  • Un senso di pace e beatitudine
  • Capacità extrasensoriali, divinatorie, intuitive e psichiche
  • Percezione espansa
  • Miglioramento della capacità di auto-guarigione
  • Riduzione dello stress
  • Calma e chiarezza
  • Una nuova sensibilità

L’opera dello scrittore Stephen King, Shining, tocca proprio questo concetto. Nel romanzo di King, “Shining” significa sfruttare i poteri psichici dell’individuo. Purtroppo, le attuali idee sul Terzo Occhio e sui relativi concetti mistici e / o esoterici vengono disapprovati ed etichettati, in senso peggiorativo, con il termine di “occulto”.

La domanda, tuttavia, è perché l’Occidente sia così male informato sul Terzo Occhio e sui procedimenti per risvegliarlo, visto che l’occhio è compreso anche nelle tradizioni spirituali orientali. La risposta a questo è l’ascesa del cristianesimo in Occidente; la pratica e l’idea di un “dio interiore” o “Terzo Occhio” da risvegliare venne bandita dai tradizionali insegnamenti cristiani. Questa antica saggezza, costretta alla clandestinità, divenne uno dei motivi principali che portò alla creazione di società segrete che avrebbero continuato a trasmettere questi insegnamenti, una di queste società fu la massoneria.

IL TERZO OCCHIO NEL TRIANGOLO MASSONICO

In tempi moderni, autori famosi, pittori e poeti hanno descritto il Terzo Occhio e la ghiandola pineale come il “segreto perduto” della Massoneria. Nel suo libro, del 1918, “Le meraviglie del corpo umano”, il dottor George Washington Carey afferma:
“… L’occhio che tutto vede … Questo è l’occhio della massoneria, il terzo occhio. Mentre so per certo che ben pochi massoni capiscano il significato dei loro stessi simboli, resta il fatto che li usano… ”

-—Dr. George Washington Carey, The Wonders of the Human Body,1918

-Dr. George Washington Carey, Le meraviglie del corpo umano

Nel suo affascinante libro, del 1924, Mystic Americanism, l’oscura scrittrice Grace Morey scrive:

“L’occhio che tutto vede … emblema della ghiandola pineale o terzo occhio dell’essere umano … venne trovato tra le rovine di ogni civiltà del pianeta, a testimoniare l’esistenza di una religione universale, in un periodo remoto.”

- Grace Morey, Mystic Americanism

Non è certo una sorpresa, quindi, che le pigne, compaiono regolarmente in tutte le decorazioni massoniche. Vengono raffigurate nell’arte di ispirazione massonica, pendono dal soffitto delle Logge e sono scolpite nella pietra degli edifici massonici di tutto il mondo. E’ possibile vedere una importante raffigurazione massonica a tema in una facciata del Whitehall Building a New York dove sono raffigurati due enormi serpenti che si intrecciano a spirale fino ad arrivare alla pigna (il tutto somiglia incredibilmente al bastone di Osiride).

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Sopra: Caduceo con pigna su una facciata del Whitehall Building di New York City.

Le pigne adornano inoltre gli strumenti rituali utilizzati dai massoni all’interno delle logge:

“I vertici dei bastoni [massonici] dei diaconi sono spesso ornati da una pigna.”

-Albert Mackey

“La massoneria operativa, nel senso più pieno del termine, indica il processo mediante il quale l’occhio … viene aperto. E.A. Wallis Budge notò, che in alcuni papiri, che illustravano l’ingresso delle anime dei morti nella sala del giudizio di Osiride, il defunto aveva una pigna attaccata alla sommità del capo. I mistici greci inoltre avevano con se un bastone simbolico, la cui sommità superiore era a forma di pigna, che venne chiamato il tirso di Bacco. Nel cervello umano vi è una piccola ghiandola chiamata corpo pineale, che è l’occhio sacro degli antichi, e corrisponde al terzo occhio dei Ciclopi. Poco si sa riguardo alla funzione del corpo pineale, che Descartes immaginò essere (più saggiamente di quanto pensasse) la dimora dello spirito dell’uomo. Come suggerisce il nome, la ghiandola pineale è la pigna sacro nell’uomo – l’occhio unico … ”

-Manly P. Hall, Insegnamenti Segreti di tutte le età

Il Terzo Occhio è stato nascosto in piena vista nel mondo occidentale, mascherato dal termine “occhio onniveggente” e considerato superficialmente l’occhio della divinità ebraica. Per questo motivo, i massoni si riferiscono ad esso come il “divino occhio che tutto vede”, quando in realtà è il Terzo Occhio risvegliato.

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Loggia Massonica di Praga, 18 ° secolo, raffigurante un Terzo Occhio all’interno di un triangolo luminoso.

Il termine “occhio che tutto vede” in sé e per sé è effettivamente corretto, ma non è l’occhio che tutto vede del Dio ebreo, è l’occhio che tutto vede all’interno di noi stessi, la ghiandola pineale che tutti possediamo.

Molti massoni altamente addestrati ed educati che vissero nel corso del 20 ° secolo, tra cui diversi noti autori e studiosi, erano convinti che l’occhio che tutto vede, non fosse l’Occhio del Dio della Bibbia e che il moderno sistema massonico che abbiamo ereditato, basato sulla Bibbia ebraica, fosse corrotto.

E’ interessante notare che il famoso scrittore e massone americano Mark Twain, scrivendo sull’occhio che tutto vede, non lo descrisse come l’occhio di qualche divinità distante o intangibile ma come ad un vero e proprio dono tangibile che le persone possono utilizzare:
“L’occhio comune vede solo la parte esteriore delle cose, e giudica in base ad essa, l’occhio che tutto vede invece, attraversa le cose leggendo cuore e anima, trovando lì capacità che all’esterno non sono percepibili e non rilevabili da chi sprovvisto di questo dono. ”

-Mark Twain, famoso scrittore e massone americano, 1899

È interessante notare che vi sono prove sul fatto che Hitler fosse a conoscenza e comprendesse il simbolo della pigna. Uno dei pannelli frontali sulla sua scrivania ce lo dimostra inconfutabilmente:

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Immagine della scrivania di Hitler. Dettaglio del pannello. Due aste incrociate che terminano con una pigna e la divinità al centro.

Adolf Hitler credeva nel Terzo Occhio. Questo fatto è confermato da Hermann Rauschning, ex presidente nazionalsocialista del Senato di Danzica. In “Hitler Speaks” (Londra, 1939), Rauschning scrisse:
Avere delle conoscenze magiche era evidentemente l’ideale di progresso umano concepito da Hitler … C’era una volta l’occhio dei Ciclopi, o occhio mediano, l’organo della percezione magica dell’Infinito, ormai ridotto ad una rudimentale ghiandola pineale. ”

-Hermann Rauschning, “Hitler Speaks”

Sembra che, quasi 100 anni fa, Hitler sapesse cose sul Terzo Occhio che la maggior parte degli occidentali cominciano a scoprire solo adesso.

E’ possibile trovare il Terzo Occhio nel dipinto della Dichiarazione dei diritti umani francese del 1789  e sul retro della banconota da un dollaro:

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A sinistra: L’occhio al centro del triangolo sopra la Dichiarazione francese dei diritti dell’uomo. L’occhio che tutto vede sul retro del Gran Sigillo degli Stati Uniti.

E’ possibile, allora, che la ghiandola pineale venga trascurata intenzionalmente dalla società occidentale, in modo da privare le masse del proprio potere? E’ possibile che il Terzo Occhio sia il segreto perduto della Autentica Massoneria?

CONCLUDENDO

Il simbolo della pigna, dunque, allude al terzo occhio: abbonda nell’arte e nell’architettura antica, rappresentando simbolicamente la nostra “finestra sul mondo” ormai latente.

Mentre la conoscenza e la pratica del Terzo Occhio rimangono ancora attive in Oriente, cominciarono a scomparire in Occidente all’inizio del cristianesimo. Di conseguenza vennero istituite società segrete come la Massoneria per tutelare la conoscenza sul Terzo Occhio, iniziare nuovi membri alla saggezza e mantenere viva la pratica. Questo spiega perché l’immagine di un solo occhio è molto comune tra le società segrete occidentali, i cui costituenti possedevano eccezionali menti filosofiche, creative e spirituali. L’occhio è uno degli emblemi supremi e sacri della massoneria.


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