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I sei gradi di separazione

Da Telodicosenzafiltri

sei gradi di separazioneHai mai pensato che in questo momento potresti avere una conversazione con un monaco tibetano, un indigeno della Papuasia o un contadino della steppa russa? Impossibile?? E perché? Non sono poi così lontani come pensi.

Tra te e loro ci sono solo… sei gradi di separazione.

Oltre a circa 6, 12, 24 ore di volo aereo, qualche fuso orario, lingue ignote ai più, ma niente altro. Giuro. Perché quando si dice che il mondo è una nocciolina è vero, proprio vero. “Il mondo è mioooo” urlava un bruto dei cartoni animati anni ’80. “Il mondo è piccolo” ha dichiarato il sociologo Milgram nel 1967. Milgram era un mitomane?

Non credo. Milgram il sociologo, proprio lui, un bel giorno di quel 1967 ha ideato un esperimento, chiedendo ad un gruppo di americani di mandare un pacchetto ad un estraneo nel Massachusetts, conoscendo del destinatario solo la professione, la zona di residenza, il nome ma non l’indirizzo esatto. Passando il pacco tra conoscenti di conoscenti che conoscevano a mala pena altri conoscenti della nonna che era la zia della sorella che aveva sposato il genero della cugina di quindicesimo grado, sorpresa! Il pacco è arrivato a destinazione con in media l’aiuto di soli cinque o sette intermediari, non centinaia, non migliaia, nessuno è impazzito, meglio delle poste nazionali ma questa è un’altra storia, sorvoliamo. Toc, toc c’è posta per te. Evviva.

 

Da qui la teoria dei “sei gradi di separazione”. Ci credi adesso? Milgram c’ha le prove!!

Ora vivi meglio, già si vede. Gioisci, esulta, è come se potessi andare sulla luna! Sì perché attenzione, magari anche tra e e gli extraterreestri ci sono sei gradi di separazione. Va bhe, non esageriamo. Torniamo a noi.

Sei gradi di separazione tra e il tuo vicino di casa che puzza di fritto tutto l’androne delle scale, sei gradi di separazione tra te e quello che ti guida accanto invadendoti la corsia chettepossinoacciaccà, sei gradi di separazione tra te e quella stronza dell’amica sua, sei gradi di separazione tra te e il tuo capo, sei gradi di separazione tra te e il tuo parrucchiere, sei gradi di separazione tra te e l’autista dell’autobus nun mefatefermàchestamattinachofrettaderivàalcapolineapistaa, sei gradi di separazione tra te e il fruttivendolodelmagreb, sei gradi di separazione tra te e quel tenero bambino che frignaintrenouèèuèè, sei gradi di separazione tra te e il commesso della coop che thodettounettoperchémenedaidue, sei gradi di separazione tra te e la sarta cinese dueeulotacobotoni, sei gradi di separazione tra te e la Clerici. Coosa?? Già, pure, chi lo avrebbe mai detto!

Dunque la prossima volta che mandi a quel paese qualcuno, pensaci. La prossima volta che dirai, tanto non ci incontreremo mai, pensaci. Quella persona potrebbe ritrovarti in un attimo, sei attimi per l’esattezza. Potresti scoprire che è un amico di un tuo amico dell’amico suo. Potresti ritrovartelo seduto al tuo stesso tavolo, in uno dei peggiori bar di Caracas, dove sei finita perché hai perso il volo, oltre al passaporto. Cose del genere, capitano.

Potrebbe addirittura essere il cognato del cugino di Brad Pitt. Magari a Natale, un giorno, farete un brindisi. Perché sì, il mondo è piccolo, sei gradi separano tutti, ma non isolano nessuno. Ollé.


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