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I “Tanti Amori” di Mura   nell’etica che non c’è più

Creato il 28 maggio 2013 da Mbrignolo
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La copertina di “Tanti Amori”, edito da Feltrinelli

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ARTE E CALCIO (Milano). Non capita tutti i giorni di essere al cospetto di una vera e propria istituzione del giornalismo sportivo italiano, e non è nemmeno facile condensare in pochi istanti la miriade di domande che al cospetto di Gianni Mura verrebbe da porre a chi, a ragion veduta, è sempre stato considerato l’erede designato del compianto Gianni Brera. Ma Mura è lì, che firma autografi sulle pagine fresche di stampa del suo nuovo libro, “Tanti amori”, scritto sottoponendosi alla “psicanalisi letteraria” di Marco Manzoni, uno che è riuscito nell’impresa di trasformare il burbero Gianni autore nel loquace Gianni protagonista.
E’ così che nasce questa nuova opera edita da Feltrinelli e presentata ieri sera a Milano in un incontro che ha visto lo stesso Mura rivestire con palese insuccesso il ruolo di mediatore fra il suo ghost writer, Manzoni appunto, e l’ospite Damiano Tommasi, un esempio di spot elogiato non poco dal giornalista milanese.
Nel libro sono raccontati i tanti incontri che Gianni Mura ha vissuto nel corso della sua vita professionale, da Pietro Mennea a Ottavio Missoni, da Mariangela Melato a Josefa Idem; personalità non solo sportive, segno di come in un mondo che difficilmente tornerà la favola del giornalista predestinato poteva incrociarsi con tante altre favole simili, dando vita a luminose amicizie durate anni e anni e che oggi abitano nel cuore di un personaggione dietro la cui barba nasconde una sensibilità spiccata e originale.
Tanti sono gli episodi citati durante il corso dell’incontro, ma lasciamo che sia proprio Gianni Mura a presentarvi il suo libro attraverso l’intervista che abbiamo raccolto.
Buona lettura!

 

 


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