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I Tarocchi di Bonifacio Bembo in mostra a Milano

Creato il 05 marzo 2013 da Giuseino @seriesmag
listen it it I Tarocchi di Bonifacio Bembo in mostra a Milano

C 2 articolo 1084511 imagepp I Tarocchi di Bonifacio Bembo in mostra a MilanoIn mostra le 48 carte del mazzo di tarocchi braidense detto Brambilla, dal nome della famiglia milanese che l’ha posseduto nel corso dell’Ottocento e di buona parte del Novecento. Il mazzo è stato realizzato dalla bottega cremonese di Bonifacio Bembo tra il 1442 e il 1444, per il duca di Milano Filippo Maria Visconti.

Il mazzo è stato acquistato nel 1971 dallo Stato per la Pinacoteca, grazie anche all’interessamento dell’Associazione Amici di Brera e dei Musei milanesi.

Per ragioni conservative, legate al materiale costitutivo (cartoncino pressato, rivestito di un sottile strato di gesso, con foglia d’oro o d’argento e coloritura a tempera), i tarocchi non possono essere esposti con continuità.

I fratelli Bembo, attivi alla corte milanese e nelle principali corti padane, attraversano quarant’anni di storia del ducato con ruoli da protagonisti: Bonifacio, alla guida della bottega cremonese, è il preferito dei duchi di Milano, che gli affidano la conduzione delle più importanti fabbriche nei centri del loro potere (Milano, Pavia, Cremona, Vigevano, Caravaggio); Ambrogio è il suo collaboratore prediletto tra gli anni quaranta e cinquanta. Benedetto, più giovane, e il presunto Gerolamo (se è riconoscibile nel cosiddetto Maestro di Monticelli) sono, invece, i beniamini dei feudatari padani, come i Pallavicino a Busseto e a Monticelli d’Ongina e i Rossi a Torchiara.

A fare corona ai tarocchi dei due mazzi bembeschi presenti in mostra – quello di Brera e quello dell’Accademia Carrara di Bergamo – sono esposte, grazie alla disponibilità e generosità dei prestatori, alcune significative opere, selezionate per tentare di delineare, alla luce delle più recenti riflessioni critiche, le scelte espressive dei vari fratelli.


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