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I temibili tagia-tabàri.

Creato il 01 febbraio 2014 da Lelephotographer @lelephtographer

I temibili tagia-tabàri.Nei primi secoli della Serenissima era pericoloso girare per le calli, specialmente in alcune zone come Calle della Bissa o Rio Terà degli Assassini, luoghi molto bui in cui si acquattavano ladri e rapinatori pronti ad aggredire qualche malcapitato passante ritardatario, o alcuni burloni che si divertivano in modo molto pericoloso: arrivavano silenziosi da dietro e con un coltello tagliavano il retro del tabarro (il mantello che veniva utilizzato come cappotto): erano i tàgia-tabàri, che erano temuti quasi come i veri aggressori, e nella parlata popolare il detto tàgia-tabàri era riferito alle persone che sparlavano alle spalle di qualcuno.
Quindi se proprio era necessario girare di notte venivano utilizzate le torce, i nobili si facevano precedere da un servo che recava la torcia illuminando il cammino; da questo nacque una professione : i codega.



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