Fonte: Alfredo Cipullo
FotoinViaggio1. Alfredo, ci racconti brevemente com’è nata l’idea di FotoinViaggio?
L’idea di FotoInViaggio nasce dalla passione per i viaggi che ho da sempre e quella della fotografia che ho scoperto ultimamente. Sono partito con l’idea di raccontare i miei viaggi e mostrarne gli scatti ma con il tempo ho deciso di fare un passetto in più proponendo articoli che potessero “fare il lavoro sporco” per gli altri raccogliendo informazioni utili nella rete e tenendo i viaggi e le foto sempre come filo conduttore.
2. Come sottolinei nella presentazione del tuo blog, il viaggio è un grande arricchimento. Pensi che la qualità di un’esperienza di viaggio dipenda anche da quanto ci si è preparati prima della partenza, informandosi sulla cultura, la storia e le tradizioni del luogo?
A mio modo di vedere viaggiare non è solo partire, un viaggio è un percorso che comincia nel momento stesso in cui cominciamo a “studiare” la nostra meta. Facciamo nostro un luogo solo se riusciamo a carpirne l’identità e rispettarne le tradizioni. Questa fondamentalmente è la differenza tra un vacanziere e un viaggiatore: Il vacanziere porta l’Italia nel mondo mentre il viaggiatore al ritorno porta una piccola fetta di mondo con se.
3. Qual’è stato il viaggio che ti ha cambiato la vita?
Sicuramente il primo, un semplicissimo viaggio Milano-Napoli in treno, un Alfredo bambino che non riusciva a staccarsi dal finestrino. Forse ancora non ne avevo coscienza, ma in quel momento è nato il viaggiatore che c’è in me.
Fonte: Alfredo Cipullo
4. Occupandoti di fotografia, conosci bene il potere delle immagini. Quanto può influire una foto sulla scelta della destinazione o sull’immaginario che ce ne siamo creati?
Moltissimo. Le immagini sono un mezzo di comunicazione tanto quanto la stampa scritta ma con il potere si suscitare emozioni differenti in ognuno di noi. Il pericolo è che le immagini stesse possano creare delle altissime aspettative che potrebbero essere in parte disattese. Un viaggio non è ciò che vediamo ma ciò che viviamo.
5. Nell’era del web 2.0 le classiche guide di viaggio cartacee hanno ancora senso?
Sono cresciuto con le giude cartacee e le uso tutt’ora. Mi piace pensare che le nuove tecnologie non siano arrivate per soppiantarle ma per arricchirle.
Fonte: Alfredo Cipullo
6. Oggi è impensabile un viaggio senza le foto. Il racconto di un viaggio deve essere sempre accompagnato dalle immagini. Al contrario, un viaggio può essere raccontato solo attraverso le immagini. Sei d’accordo?
E’ vero, una sequenza di immagini possono raccontare un viaggio senza che serva un oratore che spieghi ciò che c’è dietro. Ma allo stesso modo credo che un viaggio raccontato a parole con la passione di chi lo ha vissuto intensamente possa trasmettere comunque fortissime emozioni anche senza immagini. A volte è bello anche lavorare con la fantasia.
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