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I “ZIVAGO”: “LO SPECCHIO ROTTO” IN USCITA IL 30/10/2015 – Recensione

Creato il 21 ottobre 2015 da Musicstarsblog @MusicStarStaff

ZIVAGO

Esce il 30 ottobre l’album “Lo Specchio”
primo full length del duo milanese,
per l’etichetta I Dischi del Minollo.
zivago

Articolo a cura di Fede

In uscita il 30/10/2015 l’album “Lo specchio rotto”, del duo milanese “Zivago”, composto dai musicisti Lorenzo Parisini e Andrea Zonescuti, per l’etichetta “I Dischi del Minollo”, caratterizzato da arrangiamenti in bilico tra acustico e elettronico. Il percorso compositivo dei “Zivago” è influenzato dal “folk rock”, la musica “indie” e “new wave” anni ’80 e ’90 e la tradizione cantautorale italiana.

La “tracklist” comprende 9 motivi: 1 Lo specchio 2 Signor Nessuno 3 Ballata di un tempo perso 4 La gatta 5 Luisa 6 Abracadabra 7 Quello che non farò 8 Senza dirtelo 9 Blue Lullaby.

Significativo il primo brano “Lo specchio”, in apparenza di interpretazione fin troppo semplice, visto che attinge a elementi propri alle favole, raccontando di sogni da salvare e portare “altrove”, di una “strega cattiva” e una “fata arrabbiata” in un “paese buio”, con l’inserimento del noto ritornello “Specchio specchio delle mie brame chi è la più bella del reame?”, in realtà cela un “dietro le quinte” molto più complesso, dove a confrontarsi con un’immagine di sé rimandata da uno specchio a pezzi e a vedere la propria “povera volontà” che “trema e piange” e il proprio “riflesso stanco” è il soggetto che canta, in prima persona, il proprio malessere di fronte al suo mondo interiore in frantumi. Molti possono essere i richiami e le suggestioni che il testo può risvegliare in ognuno, dipende da ciò che ci si vuole “leggere”, d’altra parte anche “Alice nel Paese delle Meraviglie”, dove la protagonista attraversa uno specchio e le cui avventure fantastiche hanno da sempre incuriosito e strabiliato folle di bambini, in epoca “post-freudiana” ha svelato, per chi ha voluto ricercarvi chiavi interpretative differenti, risvolti inaspettati e inquietanti, dimostrando che uno specchio, detto in senso metaforico, può avere più “facce”.


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