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Icardi: Inter, Twitter e vita privata, Maurito si confessa

Creato il 19 dicembre 2013 da Luciomormile @parla_di_calcio
Icardi: Inter, Twitter e vita privata, Maurito si confessa

Icardi a Sky: "La vita di oggi..." - Mauro Icardi è finalmente tornato a disposizione di Mazzarri.

L'argentino, rientrato dopo l'operazione, ha anche avuto a disposizione uno spezzone di Napoli-Inter per mettere minuti nelle gambe ed aiutare la squadra.

 

Maurito ieri ha rilasciato un'intervista a Sky nella quale parla di questo suo periodo particolare e di una sua attitudine: segnare nelle gare importanti. Inevitabilmente, nella settimana del derby, sono parole che fanno ben sperare agli interisti. Maurito ha punito il Genoa due volte l'anno scorso nel derby della lanterna e stessa sorte ha avuto la Juventus, con la quale Icardi si è ripetuto anche in nerazzurro, alla terza giornata.

 

Insomma, Icardi è l'uomo dei derby: che sia "della Lanterna" o "d'Italia", per lui non fa differenza, ovviamente spera di confermarsi anche in quello più importante: il derby della Madonnina.

 

Ecco le parole di Icardi a SkySport:

 

Derby - "Il mio sogno è un Derby come quello che ho vissuto l’anno scorso, un Derby importantissimo, che è stato decisivo per la mia carriera. Abbiamo vinto una grande partita contro il Genoa e ho fatto un gol al mio esordio da titolare in serie A, un Derby fantastico".

 

Obiettivi - "Obiettivo principale di tutta la squadra è lavorare giorno per giorno, partita per partita, per poi fare i conti a fine campionato: sono convinto che, a stagione ultimata, avremo ottenuto quello che ci saremo meritati".

 

Primi mesi all'Inter- "In questi primi mesi di avventura all'Inter, ho fatto un bel lavoro soprattutto in ritiro, un bel lavoro tutti assieme: alla Sampdoria non facevo tanto come all'Inter, qua ho imparato tanto, sono cresciuto molto anche dal punto di vista fisico. Purtroppo poi mi è venuto questo dolore, questa pubalgia, forse ce l’avevo già l’anno scorso, ma non avevo mai sentito così tanto il dolore. Quest’anno invece  è cresciuto ed è diventato molto più forte: non sono perciò riuscito a lavorare al massimo, anche se l'impegno non è mai mancato. Con la Juventus ho segnato il mio primo gol in Serie A con l’Inter, è stato un bel gol. Poi ho segnato ancora contro il Cagliari, ma da quella partita non sono praticamente più riuscito a giocare".

 

Infortunio - "Per un calciatore è difficile vivere queste situazioni, un calciatore non vuole mai stare fuori dal campo. Avevo questa piccola ernia, ma mi sono operato e penso di aver fatto la cosa giusta: ora sto bene, a poco a poco riprenderò il ritmo e tornerò a dimostrare quello che so fare in campo".

 

Panchina - "Ho in testa che se sono in panchina e tocca a me entrare in campo, quello è il momento in cui devo dare non il 100 %, ma il 150 %, sia  per la squadra che per i compagni: è importante entrare da fuori e dare una mano ai compagni, mettersi al loro stesso livello ed essere pericolosi il più possibile".

 

Idolo - "Il mio idolo è sempre stato Batistuta da quando ho 4-5 anni, da quando ho iniziato a giocare a calcio, sempre stato lui. Anche Crespo ha fatto una grande carriera e tantissimi gol, sicuramente è un giocatore che mi piace molto".

 

Esempi: "Ha ragione Mister Mazzarri, è giusto quello che ha detto: Zanetti, Milito, Cambiasso, Samuel ma anche Palacio, tutti i giocatori più esperti insomma, sono loro quelli che ogni giorno mi aiutano tanto, lavorare con loro è un piacere ogni settimana".

 

Vita privata e Twitter: "Purtroppo oggi la vita è sui social network, ma io non scrivo niente di particolare su questi: c’è gente che scrive di tutto, io invece, se guardate, ho meno di 1000 tweet, non scrivo molto, mi limito a "buongiorno", "buonasera"  e qualche foto. Non voglio parlare della mia vita privata, si deve parlare di quello che faccio sul campo, se faccio gol o non faccio gol, ma ognuno della sua vita privata fa quello che vuole, fa ciò che pensa sia giusto per lui".

 

Erede di Milito: No no, io non devo essere l'erede di nessuno, né di Milito né di nessun altro. Devo solamente fare il mio lavoro, senza pensare a certe cose: Milito all’Inter è un idolo, lo sappiamo tutti, ha fatto tanto, davvero tanto per questa squadra: io devo lavorare ancora tantissimo, sicuramente molti anni per arrivare ad essere come lui"

 


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