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Iceberg e linea d’orizzonte: l’arte di Bruno Marcucci

Creato il 05 agosto 2013 da Carla Fiorini
Bruno Marcucci. Foto tratte da www.brunomarcucci.com

Bruno Marcucci. Foto tratte da http://www.brunomarcucci.com

Sono a San Donato Val Comino, un paese arroccato in provincia di Frosinone ai confini con l’Abruzzo per la rassegna d’arte contemporanea CORRENTI ALTERNATE a cura di Bruno Corà e Aldo Iori e coordinato da Anna Cautilli. Sono quattro gli artisti in mostra: Nevio Mengacci, Vittorio Messina, Luigi Stoisa e… Bruno Marcucci.

Icerberg

Icerberg

Sono gli “iceberg” che colpiscono la mia fantasia con suggestioni ed emozioni che abbagliano. Una sorta di ideogrammi che svettano nelle tele con una tecnica particolare di silicone e polvere di acrilico o tempera. Alcune opere brillano, altre sono opache, ma tutte comunicano.

Iceberg

Iceberg

A fine percorso chiedo di Marcucci. Lo cerco nelle sale dell’Antco Municipio e lo trovo quasi lontano dalla folla che partecipa all’inaugurazione.

“Cosa vuole dire con l’iceberg? C’è un significato, una sorta di simbologia?” Esordisco subito dopo essermi presentata.

La risposta è ampia e articolata. In sintesi l’iceberg rappresenta l’uomo stesso in cui la punta è la coscienza e la parte sommersa è l’inconscio con il mondo degli istinti e le pulsioni. L’iceberg dimostra che le nostra parte sommersa è la preponderante, la culla da cui trae spunto tutta la nostra esistenza.

“Quindi niente simbolismo ma esistenzialismo?” Chiedo ancora.

Marcucci risponde che le sue opere devono essere lette in un’accezione psicologica.

E ancora. Il discorso diventa più complesso e quasi estermo nella tesi dell’istallazione: Linea d’Orizzonte.

linea d'orizzonte

La linea d’orizzonte è a 2 metri da terra. Le punte degli iceberg sono oltre i due metri. Gli spettatori sono tutti sotto la linea d’orizzonte come per dire che siamo tutti immersi nelle nostre pulsioni, nei nostri istinti, nel nostro inconscio. La percezione del limite è quel punto di discontinuità con cui ci confrontiamo.

iceberg5 bruno marcucci

Chiedo di firmare il catalogo. Lo firma con dedica e con uno schizzo di un iceberg. Successivamente mi informo sulla vita.

Riporto integralmente la biografia e le mostre elencate sul suo sito che invito a visitare:

Bruno Marcucci è nato a Cagli nel 1948. Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Urbino dove si diploma nel 1972.

Viaggia in Europa, dove arricchisce la sua formazione frequentando un corso di scultura tenuto da Joseph Beuys a Dusseldorf. Con l’amico pittore Paolo Paolucci compie un lungo viaggio in Africa.

Soggiorna un anno negli Stati Uniti, al ritorno sarà assistente allo studio del pittore Emilio Vedova, per la realizzazione di un ciclo di opere. Si lega di amicizia con i pittori Ettore Sordini e Angelo Verga e partecipa a mostre e al lavoro di studio.

Durante il lungo sodalizio che lo lega al musicista Fernando Mencherini illustra alcune sue composizioni.

Nell’ultimo decennio consolida l’amicizia con il poeta Eugenio De Signoribus, che lo invita a collaborare con opere grafiche alla rivista letteraria “Istmi” e ai “Quaderni di Poesia” dell’Associazione Culturale “La Luna”.

A partire dagli anni ’70 intensifica la sua partecipazione a mostre collettive fra cui:

2007 Vinimmagine  – XIII rassegna grafica d’arte, Cupramontana, AN; Ospite Tiranno, Cagli PU; Assalto al cielo, Castelfidardo AN
2003 Iconostasi, Loreto, AN
2002 Sipario d’Estate “Sculture in Piazza” Provincia di Pesaro e Urbino, Cantiano
1998 Artefici Urbino;
1997 Calce plastica Gambettola; Il suono di una mano sola, Sala del ridotto, Cagli;
1996 Premio Marche, Ancona;
1994 Centro d’Arte Grigoletti, Pordenone; La Natura. Artisti a Fossato di Vico,
1992 Premio Guglielmo Marconi, Bologna;
1991 Premio Marche, Ancona;
1989 Galleria BelloSguardo, Cagli; Sezione Premio Marche, Ancona;
1983 Libreria Galleria Giulia, Roma;
1975 Galleria del Pontaccio, Milano;

e tiene numerose personali fra cui:

2008 Galleria del Carbone, Ferrara
2008 LVIII Rassegna internazionale d’arte  “G.B. Salvi”, Sassoferrato AN
2004 Mosaico Delfini, Cagli PU
1999 Casetta Vaccai, Pesaro
1998 Retrospettiva 1969-1998, Palazzo ex-seminario, Cagli PU
1997 Galleria L’Idioma Ascoli Piceno
1993 Palazzo dei Consoli, Comune di Gubbio; 1977 Galleria La Guzzina, Milano;
1991 Santa Maria Ad Nives, Comune di Rimini – Galleria d’Arte Contemporanea Balena, Rimini;
1990 Campo d’Osservazione, Gubbio;
1989 Galleria Gianfranco Rosini, Riccione;
1988 Galleria Il Brandale, Savona;
1987 Comune di Senigallia;
1981 Galleria Multimediale Arte Contemporanea Brescia;
1979 Teatro Comunale di Cagli.

Scritti di Fulvio Abbate, Giulio Angelucci, Mariano Apa, Peter Greene, Rita Olivieri, Giuliana Paganucci, Marcello Pecchioli, Paolo Serra, Mariastella Sguanci, Gabriele Tinti, Angelo Verga.

Bruno Marcucci sito


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