Identità condivise con Vincenzo Bernabei

Sharing Identities, sottotitolo “processi culturali e nuove forme del sè” è un libro scritto da Vincenzo Bernabei ed edito la Ipermedium libri è uscito nel mese di ottobre del 2012 ed è stato presentato dall’autore insieme ad Alberto Abruzzese, Carlo Freccero, Alberto Marinelli e Sergio Brancato pochi giorni fa.
Vincenzo è un amico e un professionista che stimo e che conoscevo soprattutto come esperto di personal branding insieme ad Alessandra Colucci, entrambi docenti allo IED romano.
Conversando con lui attorno alla definizione dell’identità nella storia del pensiero e cosa si intende per identità condivise e virtualizzazione del sè, abbiamo affrontato quei temi che, spesso inconsciamente, toccano tutti i fruitori delle Reti, perchè ormai anche per questo concetto si deve parlarne al plurale.
La nostra storia personale è una successione di modalità e differenze nella rappresentazione del nostro sè nella realtà che di volta in volta viviamo.
Siamo persone diverse in contesti diversi, al lavoro, nella vita intima, in vacanza o in gruppo, abbiamo eccentriche personalità diverse o anche solo diverse sfumature.
La mente dell’uomo è adattata ad adattarsi, la facilità con cui combiamo punti di vista e soluzioni di approccio è il nostro indice di successo nella lotta per la sopravvivenza quotidiana.
La rete non fa eccezione, anzi, è proprio l’esplosione del social web che ha espresso una nuova interessante speculazione filosofica e sociologica sul tema di chi siamo e di come appariamo.
Ne avevo gia parlato con Derrick de Kerckhove e Elio Matassi e questo è idealmente una terza e certamente non ultima puntata sulla materia.