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Il 2012 del calcio a 5: un bronzo mondiale e quella rimonta da urlo…

Creato il 22 dicembre 2012 da Olimpiazzurra Federicomilitello @olimpiazzurra

L’anno 2012 si chiude positivamente per la nazionale di calcio a 5. Ai recenti Mondiali di Thailandia, infatti, gli azzurri hanno conquistato una prestigiosissima medaglia di bronzo, cedendo solo alla Spagna in semifinale. Una cavalcata entusiasmante, ricca di gol e prestazioni super: riviviamo la fantastica avventura di Vampeta e compagni nel Sud-Est Asiatico.

Girone abbordabile con Australia, Messico ed Argentina. Lo scoglio oceanico, se così si può definire, viene aggirato comodamente: 9-1 il punteggio finale, la partenza è ottima. In rete otto giocatori diversi, simbolo di una cooperativa del gol importante e di una splendida armonia all’interno del gruppo. Il secondo incontro è già decisivo per conquistare il primo posto e gli azzurri non falliscono: la temibile Argentina, capace di complicare la vita del Brasile nei quarti di finale, è superata 3-2 con una gemma di Assis a meno di tre minuti dalla sirena. L’ultima sfida, contro i messicani, termina 5-2 con un sussulto d’orgoglio degli italiani veri della selezione: Ercolessi, Fortino e Leggiero. Si vola agli ottavi, in cui l’Egitto torna a casa nettamente: Assis firma una tripletta e Vampeta e Fortino completano l’opera: 5-1, siamo fra le migliori otto.

I quarti con il Portogallo sono destinati a rimanere nella storia di questo sport. Gli azzurri, favoriti, regalano agli andalusi il primo tempo e sembrano capitolare sotto i colpi di uno scatenato Ricardinho, autore di tre reti di cui una con una magnifica rovesciata. E’ il preludio all’eliminazione? Assis su rigore dona la speranza ad inizio ripresa, ma poi il cronometro scorre inesorabile fino al minuto 37 e 32”, quando Lima rimette tutto in discussione. Meno di due giri d’orologio e l’azione si ripete, questa volta con Fortino a firmare un clamoroso, insperato ma meritato 3-3. Si va ai supplementari, il fattore psicologico è dalla nostra parte ma guai a sottovalutare, nuovamente, gli avversari. Honorio con una rasoterra da fuori completa la rimonta: 4-3 Italia, è semifinale!

La magia, però, si spezza contro la bestia nera Spagna. L’avvio è buono, ma il palo ci nega il vantaggio. E così, nell’apoteosi della sfortuna, Assis buca la propria porta e regala l’1-0 agli iberici. Merlim, nella ripresa, firma il pareggio, ma pochi istanti dopo ancora una serie di batti e ribatti favoriscono la Roja che trova la via del gol. L’esperienza dei pluri-campioni del Mondo poi fa il resto: il tabellone finale indica 4-1, punteggio forse un po’ troppo eccessivo rispetto al grande cuore tricolore. Si giocherà, quindi, con la Colombia per il bronzo.

I sudamericani sono la rivelazione della rassegna, con un gioco a tratti confusionario ma ricco di tecnica come poche altre nazioni. L’Italia, però, è perfetta nel riprendersi dalla delusione della semifinale e si impone con un netto 3-0. Secondo terzo posto di fila dopo quello del 2008, subito dietro alle due potenze Brasile e Spagna. Anche nel suo piccolo, in fondo, questa squadra ha perciò portato in alto il Tricolore. Seppur con tanti oriundi, il cuore è sempre azzurro e in campo si è sudato e lottato per la maglia. Una menzione d’onore, considerato anche il video postato in basso della super rimonta contro il Portogallo, mi sembra il minimo.

Qui il video della pazzesca rimonta contro il Portogallo:

http://www.fifa.com/futsalworldcup/highlights/video/video=1900400/index.html

[email protected]

Twitter: @FCaligaris

Foto da: divisionecalcioa5.it

OA | Francesco Caligaris

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