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Il biologico che non si spreca

Creato il 14 giugno 2011 da Gianpaolotorres

Ogni anno nella grande distribuzione e nelle mense viene buttata via una impressionante quantità di ottimo cibo. Ma riciclarlo non è solo una questione di solidarietà. E’ anche un affare molto conveniente.

Il biologico che non si spreca

Solo qualche cifra: il 30 per cento del cibo che acquistiamo finisce nella spazzatura, con una perdita economica di 37 miliardi di euro; ancor prima che il cibo arrivi sui nostri piatti, ogni anno se ne butta una quantità che potrebbe sfamare, sempre annualmente, oltre 44 milioni di abitanti, quasi una seconda Italia. Senza questi sprechi alimentari l’anidride carbonica emessa nei nostri cieli calerebbe di colpo del 15 per cento.

A ricordare questi dati è anche il libro dal titolo “Libro nero nello spreco in Italia”: il cibo, il rapporto curato da Last Minute Market (Lmm), la società di ricerca e consumo nata nel 1998 all’ Università di Bologna, voluta dal professor Andrea Segrè, economista e preside della facoltà di Agraria. Il professor “antispreco” e la sua Lmm, una minuscola Srl con 10 mila euro di capitale, composta da quattro giovani ricercatori di economia e altrettanti collaboratori, non si occupa soltanto di stimare le eccedenze e valutarne l’impatto economico e ambientale, ma pioniera assoluta in Italia, offre ad imprese, amministrazioni e associazioni servizi innovativi di recupero e valorizzazione dei beni invenduti alimentari e non. Insomma, trasforma lo spreco in una risorsa!


Filed under: Attualità,curiosità e costume, Benessere e salute

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