Magazine Società

Il Brunetta che conoscevamo

Creato il 23 novembre 2012 da Funicelli
Era partito bene Brunetta, ad inizio puntata.
Ma poi, alla fine, è venuto fuori il ministro che abbiamo già conosciuto nel passato.
Per la vostra gioia, lo scontro Brunetta Santoro:
Alla fine Renato Brunetta ci ha regalato l’ennesima rissa televisiva. Dopo “l’inguaribile fazioso” dovuto ad un problema di touchscreen del giugno 2011 ad Annozero, l’ex ministro pochi minuti fa a Servizio Pubblico in diretta su La 7 ha dato dell’ignorante a Michele Santoro, il quale pochi secondi prima lo aveva invitato a tornare a scuola. In una puntata - che PolisBlog ha seguito in diretta - caratterizzata da una discussione dai toni quasi sempre pacati, lo scontro dialettico è avvenuto nella parte finale della trasmissione dopo la domanda posta da Luisella Costamagna all’ex ministro.
Infatti, dopo aver smentito di essere stato associato all’università senza aver sostenuto regolare concorso, Brunetta a muso duro si è rivolto al conduttore del talk show:
Quanto guadagna lei, Santoro, da un’azienda in perdita come La 7?


Da qui è partito un dialogo caotico, che qui vi riportiamo e che dopo il salto potete ascoltare e vedere:

- Io non sono un dipendente de La 7. Lei è l’unico che non lo sa in Italia. Io sono una società indipendente.
- Mi dice quanto ha guadagnato? Me lo dice?
- Le posso dire quello che ho guadagnato l’anno scorso. Come faccio a dirle quello che guadagno oggi? Brunetta, lei ha fatto il ministro, ma dovrebbe tornare un po’ a scuola.
- Ma un po’ di trasparenza?
- Più trasparenza di così. E’ tutto sulla rete. E ho chiesto a lei di farli mettere anche a Vespa.
- La Rai si è rifiutata di farlo.
- Lei sta dicendo il falso. C’è stata un’interrogazione parlamentare solo su di me. Lei sta dicendo un sacco di sciocchezze.
- Io domani metto tutti ii documenti in rete e lei mi chiede scusa?
- Per niente.
(..)
- Sulla base di una mia legge, lo sa?
- Ma chi se ne frega della sua legge!
- Ma perché è così ignorante?

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :