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Il bullismo, effetti tragici anche dopo 40 anni

Creato il 26 aprile 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Il bullismo, effetti tragici anche dopo 40 anniScritto da Gabriele Ciuffreda   

I danni del bullismo infantile potrebbero essere ben più gravi di quelli già noti. Una ricerca del Kings College London, dal 1829 12 premi nobel tra alunni e docenti, pubblicato sull’American Journal of Psychiatry ha fatto luce sugli effetti negativi a lungo termine di questo “mostro” sociale così presente tra i più giovani.
Maggiori probabilità di ammalarsi di depressione, cattiva salute, disagi sociali  intorno alla mezza età. Tutto questo a distanza di 40 anni.

Un precedente studio si era soffermato sulla salute mentale, nelle relazioni sociali ed emotive delle vittime, svelando che tali conseguenze del bullismo sarebbero potuti permanere fino a 15 anni. La nuova sfida dei ricercatori inglesi è stata quella di calcolare i danni psico-fisici e di “sofferenza mentale”ben oltre i 15 anni, arrivando a 40 anni.
Gli scienziati hanno coinvolto ben 7771 volontari nati nel 1958. Gli uomini che in un età compresa tra i 7 e gli 11 anni, furono vittime di bullismo sono risultati sensibili a una gamma di problemi sociali e di salute anche dopo i 50 anni di età. In particolari, si sono rilevate livelli minori di salute mentale e peggiori capacità cognitive: i  processi mentali mediante i quali le informazioni vengono acquisite, elaborate, memorizzate e recuperate.

Le vittime che con più frequenza avevano in passato subito atti di bullismo infantile, presentavano più del doppio delle probabilità di soffrire di disturbo depressivo, piaga che colpisce il 12%, 16% della popolazione e che porta, nel 15% nei casi, al suicidio.
Infine i volontari hanno presentato maggiori rischi di disordini ansiosi e pensieri al suicidio.

Il bullismo, in particolare quello infantile,  non pare essere scomparso, ne diminuito negli anni. Bensì si è evoluto, mutando in una forma più sottile, quasi invisibile. Su questo giornale, due mesi fa, si era annunciata l’apertura al Policlinico di Roma del primo reparto psichiatrico per vittime e colpevoli di cyberbullismo.  (cyberbullismo.http://retroonline.it/25/02/2014/attualita/nasce-roma-il-primo-ambulatorio-psichiatrico-vittime-cyberbullismo/).
Questa lacerazione sociale resiste, ed è molto presente tra le nuove generazioni. Studi e iniziative di questo genere risultano preziosi per risvegliare una consapevolezza sui tragici danni che questo fenomeno comporta a bambini, e adulti.

La convinzione è questa sia la strada giusta, una sensibilizzazione sul bullismo e sulla sua evoluzione 2.0, che parta proprio dalla consapevolezza dei suoi concreti e tangibili danni.

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