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Il buongiorno si vede dal mattino.. e il Buon Anno?

Creato il 04 gennaio 2011 da Wonderblond

Che sarebbe stato un anno emotivamente tempestoso avrei dovuto capirlo subito: i segnali erano talmente chiari che Steven Spielberg in “Incontri ravvicinati del terzo tipo” sembrava il più cheap dei registi.
Un pomeriggio qualsiasi di dicembre mentre stavo per decidere quale meraviglioso ed inutile paio di parigine avrei regalato ad una delle mie meravigliose amiche il solito trillo del telefono ( vorrei capire perchè le mie amiche hanno l’abitudine di darmi certi annunci o pormi quesiti filosofici via sms)
” Tesoro ho una notizia in anteprima.. sono incinta”
Ora, se si hanno 36 anni e le tue amiche altrettanto questa è una di quelle notizie che ci si aspetta, e non si può che esserne felicissime, se per caso però ci si trova in un momento della vita in cui il tuo orologio biologico che per anni si è deciso di ignorare bellamente, ha deciso di cominciare a fare il conto alla rovescia con tutte le paturnie che ne seguono, non resta che scoppiare in lacrime davanti alle parigine mormorare un ” sono bellissime” per scusarti mentre esci di corsa, lasciando il dubbio alla commessa di essere li a vendere calze talmente belle da commuoversi, con buona speranza per il suo futuro.
Lo stesso mese è stato rallegrato pochi giorni prima dalla nascita dall’altra parte del globo terracqueo del figlio della vostra amica in carriera per eccellenza, tic toc tic toc tic toc..
Ok, qui ci vuole una cenetta tra me e le poche amiche assolutamente bionde e superficiali che mi sono rimaste.
Con marito a seguito vado a cena con il MIO club, quello delle “tacchettine”, le tre che impazziscono per un tacco 12 di Jimmy Choo ed uno strangolino di Luis Vuitton (ma non per metterlo al collo, da legare elegantemente al manico della vostra amata borsa mi raccomando), e pensate un pò? Al momento del brindisi per gli auguri di Natale il suo fidanzato decide di brindare a cosa? Al loro imminente matrimonio!!!!
Il resto della serata l’abbiamo passato a parlare di abiti, scarpe, tovagliato ( io) e organizzazione dell’addio al nubilato ( L.) con la povera futura sposa (l’unica ancora a non aver fatto il grande passo) che già andava in confusione e che alla fine della serata mormora un ” pensavo ci fossero meno cose da fare”.
E proprio mentre pensavo che una tranquilla serata di Capodanno sembrava essere la giusta premessa di calma emotiva dell’anno nuovo, un banale 3 gennaio nel quale io e mio marito decidiamo di mettere finalmente la nuova carta da parati il maledetto telefono squilla di nuovo con troppa insistenza.
E’ mia sorella , in lacrime, che incautamente nell’ultima settimana ha ospitato per un paio di giorni , suo cognato , padre di famiglia, in zona per lavoro, il quale ha ben pensato di darsi ad una tresca ( e neanche tanto nascosta) con la baby sitter marocchina dei suoi figli , giustificandosi con mia sorella ormai completamente fuori dalla grazia di Dio, dicendole che è proprio colpa sua che non avrebbe dovuto lasciarlo a casa da solo con lei ( la prova ormai definitiva del fatto che gli uomini negano anche l’evidenza )
E intanto esco di casa per andare a comprare una maniglia, e finisco non so come in un noto negozio svedese perchè mi servono ASSOLUTAMENTE , delle stampe per ravvivare la carta da parati nuova, seguono altre mille telefonate, di mia sorella, mio fratello intervenuto nel frattempo, mia madre , e girando per mille salotti preconfezionati penso:
penso alla tragicomica situazione in cui si trova mia sorella , che deve badare ad una badante marocchina in Italia da 10 anni e che mi deve passare al telefono per ricevere da me istruzioni in francese per i compiti particolarmente complicati perchè ancora non parla italiano, a suo cognato in evidente crisi matrimoniale , e a due adorabili bambini di tre e cinque anni più saggi sicuramente di tutti quelli che li circondano , mia sorella inclusa visto che le ci vorranno numerose sedute da uno psichiatra per riprendersi.
Per quello che mi riguarda essendo in ferie di tutta questa storia non potrò neanche farne argomento di conversazione con il club delle prime mogli.
Persa in questi pensieri torno a casa, senza la maniglia che dovevo sostituire, ma con dei chiodi, un barattolo di colore per il legno, degli adorabili portaritratti da parete, un plaid ed un tappeto nuovo per il mio soggiorno, e metto a tacere il mio orologio biologico pensando che infondo,avessi un bambino, tutte queste cose sarebbero pannolini ora!
Per concludere: viene da chiedermi: e il resto dell’anno??
il mattino ha l’oro in bocca, il mattino ha l’oro in bocca, il mattino ha l’oro in bocca, il mattino ha l’oro in bocca….



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