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Il cantante, l’amore ed il dittatore: le cronache di Sanremo

Creato il 13 febbraio 2013 da Ilpiccoloprincipe @whatthefuckita

toto cutugno

Credevo che a Sanremo – dopo l’annuncio del bacio gay – fosse davvero cambiato qualcosa.

I due promessi sposi c’erano, ma non hanno detto una sola parola, le loro labbra non hanno fatto nessuna fatica, non si sono mai mosse. Non c’è stato nessun bacio. Però, son stato lo stesso contento, dopo magari avrebbero detto che gli omosessuali sono esibizionisti…

Qualche minuto più tardi, entra in scena un cantante – non farò il suo nome – ha portato con lui, il coro dell’armata russa. Dopo essersi esibiti, il cantante, ha anche espresso che a lui manca l’URSS.

Tutti si lamentano, dicono che non è stata rispettata la par condicio. Beh, su quel palco c’è stato chi rivendica i diritti per gli omosessuali. Subito dopo, ci son stati quelli che perseguitano gli omosessuali, se non è par condicio questa, allora cos’è?

Mi sento completamente preso per il culo da chi ha organizzato questo festival, come si son permessi di far esibire e parlare la Russia?

Il Piccolo Principe


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