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Il carcere come "extrema ratio", in "Abolire il carcere" (Chiarelettere)

Creato il 21 maggio 2015 da Gaetano61
   
É da poco uscito per Chiarelettere il libro "Abolire il carcere", scritto da Luigi Manconi, Stefano Anastasia, Valentina Calderone e Federica Resta, con una postfazione di Gustavo Zagrebelsky. 
Gli autori mettono in evidenza le negatività del nostro sistema carcerario, capace di produrre la recidiva, cioè la commissione di nuovi reati da parte di coloro che vi hanno trascorso un periodo, nel 68% dei casi. La soluzione proposta nel testo è quella, in sintesi, di ridurre al minimo il ricorso alla custodia cautelare in carcere (limitandola ai casi di effettiva pericolosità sociale del condannato in via definitiva), potenziando strumenti quali la depenalizzazione dei reati minori e le misure alternative (pene pecuniarie, interdizioni, azioni risarcitorie del reato vero la vittima o la collettività), e "umanizzando" il più possibile le nostre carceri per le funzioni residuali che, nella proposta, dovranno svolgere.
Qui, un'intervista di Repubblica ad uno degli autori, il senatore Luigi Manconi.

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