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Il “caso della pastasciutta di marchio italico” e l’intolleranza pericolosa

Creato il 29 settembre 2013 da Sweetamber

Siccome non hanno parlato, discusso, blaterato abbastanza sul caso Barilla, mi ci metto pure io.
La vicenda la conosciamo (o almeno, abbiamo capito che è successo qualcosa, che qualcuno ha parlato troppo): tizio di Barilla che nelle proprie pubblicità dichiara di non volere omosessuali e che se agli omosessuali questa cosa non dovesse stare bene, che si vadano a comprare un’altra pasta.
Non voglio inoltrarmi nelle considerazioni di marketing di tale dichiarazione (incremento delle vendite per sovraesposizione ecc, processi che agiscono anche sul nostro inconscio), di manovre per raggranellare soldi o che altro ne so io. Voglio parlare dello schifo che mi hanno provocato le reazioni delle persone, degli italiani “civili” e “tolleranti” che, dietro la sicurezza di social di vario genere, si sono prodigati in una serie di affermazioni che rasentano il ridicolo.
Questa vicenda non dimostra solo quanto disgustose possano essere le politiche di mercato che grandi marchi mettono in atto per una manciata di punti in quotazioni di borsa o migliaia di pacchi di pasta acquistata in più: dimostra anche e sopratutto la profonda ignoranza e il profondo odio radicato per ogni tipo di minoranza che gli abitanti del nostro paese serbano dentro come una bomba inesplosa che lasciano scoppiare solo di fronte a fattacci come questo.
Le peggiori dichiarazioni che ho letto sono sul filone del:
“basta con questi discorsi sui gay!”
“i gay sono una insignificante minoranza, smettiamo di occuparci di loro per parlare dei problemi veri che ha la gente!”
“i gay sono diventati i nuovi islamici, non puoi offenderli che subito se la prendono”
“difendere i gay è solo una moda”
“io sono per la tolleranza e rispetto il pensiero di tutti, però penso che i gay siano contro natura / Barilla ha fatto qualcosa di coraggioso dicendo quello che nessuno osa dire per non ritrovarsi coperto di insulti”
“i gay sono ovviamente contro natura, su questo non ci sono dubbi”
“i gay possono fare quel che vogliono, basta che non infastidiscano gli altri”
“ai veri uomini piace corteggiare le donne” (Alain Delon, ndr.)

Purtroppo sto citando solo alcuni dei commenti che ho riscontrato andare per la maggiore in rete e che mi infondono sentimenti contrastanti, un misto di tristezza e rabbia.
No. I gay non sono diventati di moda, bensì le persone si sono rese conto che è ora di piantarla con questa società androcentrica di ‘sta ceppa e darsi una bella svegliata perché essere omosessuali non è una dannata malattia!
Fra tutti coloro che difendono i diritti degli omosessuali ci saranno indubbiamente diverse persone che agiscono perché ora è diventata una tendenza agire in questo senso. Il punto è: chissenefrega! La questione importante è la mobilitazione di grossi numeri di persone tale da spingere poi a una presa di coscienza sempre maggiore.
La terribile frase che leggete al numero due del piccolo extracto di vergogne dalla rete l’ha chiaramente pronunciata un uomo, ma potrebbe essere stata anche una donna a farlo, con modalità differenti. Insignificante minoranza? Scusate, qualcosa non mi è chiaro: intanto, i gay non sono una minoranza ma sono esseri umani esattamente (e ripeto e-s-a-t-t-a-m-e-n-t-e) come gli eterosessuali, amano con lo stesso cuore, scopano con gli stessi organi e mangiano, bevono, respirano proprio come lo facciamo noi. E poi la parola minoranza non mi è mai piaciuta, nessuno è a un livello più basso di qualcun’altro, siamo tutti fatti di carne – sangue – ossa.
I gay non puoi offenderli, dice la frase numero tre, che subito se la prendono: chiunque se la prende se viene offeso ed umiliato e trattato come se fosse un problema o uno scherzo della natura, sfruttato per marketing pubblicitario come eccezione ed emarginato in ogni modo possibile. La tolleranza, nel nostro paese, è ancora lontana anni luce.
Voglio, come ultima osservazione su queste frasi trascritte dalla rete, soffermarmi su quel “i gay sono contro natura”, no, i gay sono contro l’idea che il cattolicesimo vi ha inculcato in testa riguardo a ciò che è pro o contro natura. Contro natura sono i pedofili, se vogliamo visualizzare la questione nel suo senso più stretto. Stop. Gli omosessuali non sono contro natura perché facendo sesso non procreano, visto che anche se non possono naturalmente generare figli possono amarsi e amare una creatura. L’idea che un omosessuale sia contro natura è una idea distorta e malata figlia del machismo maschile ma anche della visione di uomo macho che hanno molte donne e che è un’idea ignorante.
E’ vero, oggigiorno esprimendo una propria opinione sulle coppie omosessuali (ma in genere anche sulle coppie di fatto, seppur in maniera minore) si viene pesantemente attaccati e spesso da chi, ipocritamente, agisce con secondi fini. Ma rispecchia, come dicevo poc’anzi, una sensazione di ingiustizia subita da chi non dovrebbe poter far altro che amare in santa pace e camminare mano nella mano per la strada come tutte le coppie eterosessuali.
Il concetto di famiglia che esprime il giudizio di uno come Barilla poi, non accetta l’evoluzione e il cambiamento, dimostra che la concezione della Barilla rimane sempre e comunque quella di una famiglia pseudoperfetta di uno dei loro banali spot pubblicitari, dove tutti sorridono e i bambini sono sempre felicissimi di ingozzarsi di pasta Barilla mentre papà torna a casa accolto come un re da una specie di sguattera che potrebbe pure lucidargli le punte della scarpe da un momento all’altro piegata in ginocchio e nessuno ci farebbe troppo caso. Capisco gli ideali, capisco le opinioni personali, ma che bisogno c’era di farlo con questi tempi e in questo modo, aggiungendo sopratutto quell’acido e sciocco “che vadano a comprarsi altre marche di pasta se non gli va bene come la pensiamo alla Barilla”. Ma poi, che ideali sarebbero? Rispettare la famiglia significa rispettare ogni tipologia di famiglia, non solo quella che l’oppressione che esiste verso ogni forma d’amore omosessuale ha messo in testa a certa gente sia l’unica possibile quando non lo è.
Le implicazioni di quest’ultimo discorso riguardano chiaramente anche la posizione assunta dalla Chiesa, che sta solo ora avanzando un minimo di apertura mentale con Francesco I che dichiara come la Chiesa debba tornare ad accogliere tutti e non rifiutare rigidamente le coppie omosessuali né aizzarsi contro di loro. E’ un passo minuscolo che non significa nulla ma che potrebbe cambiare i cervelli bacati di tante persone nelle quali è radicata una profondissima ignoranza.

Come ultima osservazione vorrei fare presente a chi ancora definisce l’omosessualità una malattia o una devianza e dichiara di non volere omosessuali vicino perché gli fanno schifo o sicuramente ci proverebbero perché secondo costui gli omosessuali appena vedono qualcuno gli saltano addosso qualcosina:
1- non ci credete troppo, di essere fighi, se le donne non vi si filano ho forti dubbi lo faranno gli omosessuali
2- l’omosessualità non è una malattia, non è da tempo nella classificazione DSM IV in quanto malattia mentale e NON necessita di cure, come certi fanatici americani, italiani e quant’altro pretendono di far credere con sessioni per convertire gli omosessuali. Quello si chiama lavaggio del cervello ed è indubbiamente integrato con qualche trucchetto psicanalitico per modificare il pensiero del singolo. Come costringere un eterosessuale a diventare omosessuale. Chiediamoci cosa sia davvero contro natura, che magari la roba davvero contro natura è convertire qualcuno che ama qualcun’altro.

nb. quando mi infervoro, rischio di perdere qualche virgola e qualche punto o di appiccicare qualche parola. Se trovate refusi, sapete perché.


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