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Il cavaliere panciaterra

Da Milena Z
IL CAVALIERE PANCIATERRATesti e illustrazioni di Gilles Bachelet
Ed. Il Castoro, 2015
illustrato
Età di lettura:: scuola primaria
C'è la guerra, La Lumaca Panciaterra appena sveglia non ha un minuto da perdere, l'esercito del cavaliere Cornomolle, suo nemico giurato, ha invaso la sua aiuola di fragole e ora la questione deve essere risolta con una battaglia sanguinosa e senza pietà. Panciaterra, senza indugi, si prepara al combattimento. A letto consuma una colazione frugale a base di frutta fresca, torte succulente, pasticcini golosi, marmellate, ciambelle e ogni ben di dio. Poi qualche esercizio di ginnastica con i pesi, leggendo, mentre li solleva, qualche notizia sul giornale.Fa una doccia veloce, immerso in una vasca colma di acqua, schiuma e paperelle, si lava con cura la schiena e finalmente indossa l'armatura e l'elmo. Il cavaliere Panciaterra è pronto.
Prima di partire però sbriga alcune faccende in ufficio, saluta i suoi amati bambini e bacia sua moglie intenta ad infornare dei deliziosi biscottini. Fatto, in men che non si dica Pancieterra si volatilizza.
In cammino verso il campo di battaglia, sotto il braccio la "schiscetta", procede con passo spedito. Senza perdersi in futili distrazioni Panciaterra si concede giusto il tempo per salvare una principessa in pericolo, indicare la strada ad una ragazza con il cappuccio rosso ed un cestino pieno di prelibatezza che sembra essersi persa, affrontare un terribile gigante, giocare a scacchi con la morte, incidere le iniziali della sua amata sopra un fungo, e magari disegnare anche la loro storia amore.
IL CAVALIERE PANCIATERRA
Poi, finalmente, dopo aver ripreso il cammino, ecco che il Cavaliere Panciaterra giunge in prossimità del campo di battaglia e a quanto pare ad aspettarlo ci sono proprio tutti: armi, stendardi e armature lucenti, a sinistra il suo esercito, a destra quello del nemico. I due combattenti uno di fronte all'altro sono pronti per dare inizio alle ostilità. A pensarci bene però il tempo vola e ormai è ora di pranzo! Per combattere bisogna essere in forma  e dopo tutta la fatica fatta per arrivare fino li, non c'è nulla di meglio che consumare un pasto veloce ma sostanzioso per fare il pieno di energie. Il cibo poi è risaputo, riesce a dissipare qualsiasi conflitto o differenza e con la pancia piena si ragiona meglio. Ora sul campo di battaglia si banchetta in allegria. C'è chi si appresta a mangiare una gustosa crostata, chi apparecchia sul prato con piatti e tovaglia, qualcuno ha pensato anche alle bevande portando cestini colmi di bottiglie di vino e grossi e pesanti barili, altri invece cucinano allegramente funghi allo spiedo, hamburger fumanti, una pizza, un uovo in padella...
IL CAVALIERE PANCIATERRA
E dopo pranzo, sul campo di battaglia rimangono solo gli avanzi e i corpi distesi delle lumache immerse in un silenzio assoluto! Forse sono tutte morte? L'autore si è dimenticato di raccontare la cosa più importante, le fasi salienti della battaglia? O forse, semplicemente, dopo mangiato i prodi combattenti hanno deciso di farsi una bella pennichella per aiutare la digestione.
Fatto sta che dopo un lungo sonnellino, al risveglio ormai il sole è calato. Si è fatto tardi e non avrebbe senso concludere una battaglia sanguinosa in così poco tempo a disposizione.
Il cavaliere Panciaterra e Cornamolle allora si stringono la mano e si danno appuntamento al giorno seguente. Si ritorna a casa!
La strada per il ritorno non sembra particolarmente avventurosa a parte qualche contrattempo da risolvere: un gruppo di furfanti da sistemare, un drago sputa fuoco da eliminare... e il pane da acquistare per la cena. Infine giunto a casa, Panciaterra può riabbracciare la sua bella e i suoi amati bambini. E il giorno dopo, la storia ricomincia.
La Lumaca Panciaterra appena sveglia non ha un minuto da perdere, l'esercito del cavaliere Cornomolle, suo nemico giurato, ha invaso la sua aiuola di fragole e ora la questione deve essere risolta con una battaglia sanguinosa e senza pietà...
IL CAVALIERE PANCIATERRA
Una storia circola che può essere letta  infinite volte arricchendosi e trasformandosi attraverso i dettagli delle illustrazioni che ad ogni lettura integrano il testo svelandoci così sempre nuovi particolari e retroscena del racconto. Una storia da leggere con la voce e con lo sguardo invitando i bambini a contribuire e partecipare alla narrazione, ma anche per riflettere su tematiche quali la guerra, i conflitti, i valori e gli affetti a noi cari. Temi importanti che l'autore in questo albo affronta con una sana ironia... perchè è così che vorremmo che andassero le guerre. Guerre che non vale la pena combattere perchè sono altre le cose per cui lottare e spendere il proprio tempo.
Dello stesso autore potete leggere anche Il mio gatto è proprio matto (Ed. Il Castoro, 2015) e La Signora Coniglio bianco (Ed. Rizzoli, 2013), quest'ultimo un omaggio ad "Alice nel paese delle meraviglie", con un pizzico di humor racconta la faticosa vita famigliare della consorte del Bian coniglio. 

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