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Il centro deve essere prioritario se vogliamo tornare comunità.

Creato il 11 dicembre 2012 da Laperonza

 

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Non so se vi è mai capitato di sentire uno che risieda a San Babila e si lamenti del fatto che l’opera si faccia alla Scala o uno che viva a Mirafiori e chieda le stesse luminarie natalizie che stanno in piazza San Carlo o addirittura uno di Ascoli Piceno che vorrebbe il passeggio davanti al Del Duca anziché in piazza Del Popolo. A me non è mai capitato e penso che sia assurdo anche pensare alla possibilità che questo accada. Eppure a Montegranaro sento amici, conoscenti, concittadini lamentarsi perché tanti si impegnano per riportare la vita in centro città e vorrebbero lo stesso impegno se non di più per zone meno centrali.

Il centro di una città è o dovrebbe essere il cuore pulsante di una comunità. Il centro è il salotto buono, la sala delle feste, la stanza di rappresentanza, il luogo deputato all’incontro, allo svago e all’accrescimento, il luogo dove si accolgono gli ospiti e di cui si va orgogliosi. Questo è quello che rappresenta il centro di una città ovunque. Ovunque tranne che a Montegranaro.

Tutta la città di Montegranaro ha grandi problemi. Già negli anni ’80 ricordo campagne elettorali incentrate sul concetto di trasformare la “città fabbrica” in “città giardino”. Lo slogan (perché di questo si trattava) rimase tale, fatta eccezione per alcuni interventi talvolta discutibili, e il problema sociale montegranarese, quello di essere sostanzialmente una città votata alla produttività ma incapace di vivere se stessa come casa di una comunità è rimasto immutato se non peggiorato.

Tutti i quartieri, quale più quale meno, presentano problemi urbanistici e sociali rilevanti. Il centro storico, però, accusa quelli più gravi. È sconcertante assistere alla negazione della gravità della situazione del castello che, anche fosse pari a quella delle altre zone (cosa che assolutamente non è) sarebbe comunque da sanare con priorità proprio in quanto il centro della città deve essere la sua parte più importante. Quando poi i problemi sono tali da svuotarla, renderla difficile da vivere anche per i residenti, quando il centro viene disertato dai cittadini e si svuota piano piano delle attività commerciali è evidente che si debba intervenire. Negare questo significa non conoscere il problema o parlare in malafede.

Risolvere la questione “centro storico” deve essere il volano per far tornare nella cittadinanza montegranarese il senso di appartenenza ad una comunità. È per questo che tutti i Montegranaresi debbono impegnarsi per il recupero del centro della città: attraverso di esse l’intera Montegranaro avrà giovamento e trarranno da ciò beneficio tutti i quartieri. Fare del campanilismo addirittura tra i rioni della stessa città quando i problemi sono così gravi e pesanti è un atteggiamento irresponsabile e suicida.

Luca Craia


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