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Il Cineclub Alphaville presenta “Tocco alla Lubitsch!” otto commedie di Ernst Lubitsch per iniziare bene l’anno

Creato il 04 gennaio 2011 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Lubitsch

Alphaville Cineclub propone, dal 5 al 9 gennaio 2011 nella sua sede di Via del Pigneto 283 alle ore 21.00, la selezione monografica ‘Tocco alla Lubitsch!’, rassegna di otto titoli dedicata al grande regista tedesco Ernst Lubistch, autore indimenticabile della commedia sofisticata.

La rassegna si apre con la proiezione di Il ventaglio di Lady Windermer (1925), miglior film muto di Lubitsch tratto da Oscar Wilde in cui si racconta di uno scandalo, anzi due, nel bel mondo londinese, a cui farà seguito La bambola di carne (1919), singolare storia surreale di un baronetto inibito sposo, per volere dello zio, ad una bambola meccanica che nella fatidica notte si trasformerà. Film scherzoso in cui l’espressionismo cinematografico rivela la sua vena ludica.

Giovedì 6 gennaio sarà la volta di Ninotchka (1939), storia d’amore tra una rigida commissaria russa in missione a Parigi ed un aristocratico seduttore dagli occhi magnetici ed un delizioso cappellino! Occasione ‘leggera’ per la mitica ed altera Greta Garbo, alle prese con una commedia scintillante ed arguta.

Doppio appuntamento venerdì 7 gennaio: in prima serata sarà possibile (ri)vedere il delizioso Scrivimi fermi posta (1940), commedia romantica e struggente dove tenerezza ed equilibrio sono al servizio dei protagonisti, due commessi che si amano per corrispondenza epistolare ma, nella vita vera, si scontrano ad ogni passo. Nel 1998 fu aggiornato ad Internet in C’è posta per te.

A seguire Quell’incerto sentimento (1941), spiritosissima commedia classica in cui una moglie frivola ma stanca del marito si fa circuire da un giovane bellimbusto, ma non ha fatto i conti con l’oste.

Sabato 8 gennaio in prima serata sarà la volta di Il cielo può attendere (1943), ancora una deliziosa commedia elegante per il cinquantenne Lubitsch, qui alle prese con un dongiovanni a cui Lucifero, nell’aldilà, riserva un trattamento ‘di favore’.

A seguire lo splendido Mancia competente (1932), commedia a ritmo binario che gioca sulla ripetizione e la specularità (come spesso in Lubitsch), in cui un falso barone con falsa contessa al seguito si fanno assumere da una ricca signora parigina per derubarla, ma l’amore ci mette lo zampino.

Ed infine, a chiudere la spassosa settimana dedicata al regista, domenica 9 gennaio verrà proiettato Vogliamo vivere (1942), commedia di assoluta perfezione, ultimo film di una stupenda Carole Lombard, in cui Lubitsch riesce a fondere in un’ irresistibile amalgama la sua esperienza in scena e un “messaggio” di resistenza alla brutalità nazista, la gioia di vedere attori impeccabili e il piacere di sorridere nonostante il disastro che sta per travolgere il vecchio continente, il piacere di sentire Shakespeare che commuove sempre e ovunque (si veda il discorso di Shylock fatto dal vecchio attore alabardiere) e la satira sui tromboni che recitano (male) Shakespeare; una macchina teatrale perfetta e la sua eterna ed immutabile leggerezza.

Per informazioni:
Cineclub Alphaville


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