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"il codice delle invenzioni": costruire un mondo migliore, con curiosita' e meraviglia

Creato il 11 novembre 2011 da Alessandro @AleTrasforini

Cosa significa inventare? Da cosa parte quella spinta a realizzare un qualcosa che possa, nel bene o nel male, cambiare le sorti dell'umanità intera?  Il mestiere dell'invenzione è un mistero, di straordinaria importanza. Innovando si può costruire un domani migliore, per tutti o per pochi scelti. Cosa significa, esattamente, costruire o realizzare qualcosa di nuovo?  Ideando e progettando si contribuisce, su piccola o larga scala, a dimensionare una qualche forma di futuro che sappia essere utile a tutti:  "Il modo migliore per predire il futuro è inventarlo."  (A.Kay, informatico) Inizia con questa citazione il libro "Il codice delle invenzioni", scritto da Massimo Temporelli ed edito da Hoepli.  Grazie alla scienza ed all'investimento sulla realizzazione della creatività, nei fatti, l'essere umano può essere maggiormente padrone del proprio futuro.  Se è difficile classificare e qualificare il progresso realizzato su scala umana da fattori quali scienza e tecnologia, non è comunque impossibile provarci. E' questo il tentativo promosso, ottimamente, dal libro in questione.  L'argomento del fare scienza è un percorso complicatissimo, che ha visto intrecci radicati con storia ed umanità.  Le fasi storiche che hanno prodotto invenzioni ed inventori sono state precise e molto articolabili, in periodi imperniati su vincoli economici e logiche di potere: 
  • 1760-1860: progettisti di Stato;
  • 1860-1930: inventori imprenditori;
  • 1930-a tutt'oggi: tecnologi di R&S
Quasi fosse un curriculum d'esperienza in costante miglioramento, la scienza ha nei confronti dell'umanità ancora infiniti traguardi da raggiungere. All'inizio della storia, essere inventori o promotori di invenzioni erano qualità comuni a moltissimi:  "[...]Gli inventori, gli scopritori, gli industriali, gli imprenditori- non è facile distinguerli gli uni dagli altri in un periodo di così rapido mutamento-provenivano da ogni classe sociale e da tutte le parti del Paese.[...]"  (T.S.Ashton, storico) L'esponenziale miglioramento raggiunto dall'umana scienza è qualificata, in termini temporali, da una massima storica del filosofo Tommaso Campanella:  "[...]Vi è più historia in cent'anni che non ebbe il mondo in quattromila; e più libri si fecero in questi cento che in cinquemila; e le invenzioni stupende della calamita e stampe ed archibugi sono gran segno dell'unione del mondo.[...]" Esistono invenzioni che, nel loro piccolo, sono capaci di fornire concrete manifestazioni della straordinaria ed affascinante potenzialità racchiusa in ogni essere umano.  Il come inventare è una procedura impossibile da spiegare, frutto di una familiarità con la tecnica acquisibile solo in determinati campi di specializzazione. Diversamente da tempi lontani, infatti, sarà sempre meno possibile poter porre le basi per invenzioni che sappiano spaziare su lontanissimi campi dello scibile umano.  Inventare si basa sul saper concretizzare una qualche pulsione nuova elaborata dal pensiero umano; inventare è fare scoperte maledettamente fortunate e casuali.  Inventare è saper costruire un qualcosa da concedere a pubblico beneficio del mondo intero, prescindendo dalla dimensione storica nella quale è possibile immergersi.  Inventare è demolire barriere apparentemente insormontabili, cercando di oltrepassare limiti solo apparentemente imposti. L'invenzione è articolabile, sulla base dei fatti esposti nel libro, nelle tappe principali che seguono: 
  • Scoprire l'invenzione;
  • Dal contesto all'idea; 
  • Dal disegno al prototipo;
  • Il brevetto e il mito della paternità;
  • Ingegnerizzazione e commercializzazione.
Su queste fasi, pertanto, la modernità prova a (ri)costruire qualcosa di utile per l'umanità.  Scegliendo di riportare esempi di Invenzioni, il libro finisce inevitabilmente con il fare nomi precisi di grandissimi Inventori.  Uomini che hanno avuto spesso intelligenze totalmente ricettive, non riconducibili spesso ad un solo campo della conoscenza umana: 
  • Telegrafo, con richiami a Samuel Morse;
  • Radio, diversificando tra Maxwell e Hertz; 
  • Televisione, tra meccanica ed elettronica;
  • Personal Computer, tra Von Neumann e Steve Jobs. 
Sono solo alcuni dei fondamentali passi che l'umanità è riuscita a compiere, grazie ad un organo magico quanto difficile chiamato cervello.  Se le invenzioni hanno un codice, è anche attraverso quello che è possibile concepire quello straordinario percorso straordinario percorso che chiamiamo umanità. Proponendo spunti per riflessione e ricostruzione, pertanto, questo testo riesce a costruire argini importanti. Dopotutto, per inventare servono coraggio e creatività.  All'umanità non manca nessuna di queste fondamentali caratteristiche. 

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