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Il colonnello Chabert (H. de Balzac)

Creato il 03 agosto 2011 da Deasilenziosa

Quanto scrivo di seguito è complementare a quanto ho scritto nell’articolo suddetto sul film, dal momento che in quel post ho affermato più volte che il film è superiore al racconto omonimo (del 1832, una delle prime opere destinate a comporre il progetto della ‘Commedia Umana’) di H. de Balzac, dunque ora cercherò di spiegare cosa, di questo racconto omonimo, mi convince poco.

L’autore, con la Commedia Umana voleva dare un quadro in negativo (ed esprimere una condanna morale) della società del suo tempo, quella della Francia della Restaurazione.
Balzac delinea con vigore personaggi, ambienti, luoghi, e sono tipici del suo stile i ‘caratteri eccessivi’, le passioni forti, i personaggi estremi; sa descrivere con grande intensità, è un gagliardo e incisivo ritrattista, ‘ambientista’, ‘storico’. 

Ma è molto meno valido come narratore-inventore – tessitore di trame, e non è solo l’impressione che ho avuto io!
Per esempio è stato detto che Balzac ha una “maniera rozza e poco credibile di sviluppare vicende romanzesche” (G. Macchia); da più d’uno (per esempio da André Gide) è stato definito “grossier” e “vulgaire” (inteso come ‘grossolano’).
Per P.P. Trompeo “il Balzac narratore è maldestro e arruffone. Quello che ha da dirci ce lo dice con la descrizione e i ritratti di ambienti e fisionomie, e.. poco importa se il racconto che segue appare come un corollario inutile e magari sbagliato..”.

Insomma il punto debole di Balzac sono le trame, e me ne ero già accorta!
Solo che a me, a differenza del critico Trompeo, importa eccome che un libro o un film si appoggino ad una trama robusta, equilibrata, perfetta!
Non penso di essere biasimevole se mi piacciono gli intrecci ben fatti.

E per l’appunto questo ha attirato la mia attenzione (e come non notarlo!) mentre leggevo ‘Il colonnello Chabert’: è un racconto che mi sembra mozzo, incompiuto, e alla fine raffazzonato perfino.
M’è parso che a Balzac sia bastato descrivere Chabert e sua moglie come due caratteri diametralmente opposti, eccessivi l’uno nel bene l’altra nel male; e che per esprimere la sua condanna verso una certa parte di società si sia limitato ad abbozzare una trama in cui un povero ma candido reietto viene schiacciato da una potente malvagia.
Però questa trama, molto buona nella prima parte, non viene sviluppata e rimane irrisolta, lacunosa.. lascia insoddisfatti. Parte benissimo a dire il vero, è molto promettente fino a un certo punto, poi si perde: ad un tratto la storia, quando potrebbe diventare più avvincente, diventa invece insignificante.. e si spegne come se l’autore avesse fretta di arrivare a una conclusione qualsiasi.
L’idea di base del racconto (il reduce dato per morto, il ritorno, la perdita dei beni e la moglie risposatasi) è ottima, ma non viene affatto sfruttata nelle sue potenzialità; e il finale è talmente trascurato (perché ormai l’autore, in qualità di moralista, ha detto tutto quel che voleva dire, condannato tutto quel che c’è da condannare) da contenere perfino contraddizioni e incoerenze intollerabili, specie in un autore così famoso, e a maggior ragione in un libriccino così breve, un racconto: non è mica un’opera monumentale stile Guerra e Pace, che magari può dare dei grattacapi all’autore nella revisione!
Tant’è che chi ha curato la pubblicazione del ‘Colonnello Chabert’ per Anabasi edizioni, laddove appaiono queste incongruenze, ha sentito la necessità di mettere delle note per giustificare l’autore, tipo:
“Se qui si nota qualche incoerenza, bisogna tener conto che Balzac ha scritto varie versioni di certi frammenti; evidentemente nella stesura definitiva ha dimenticato che Godeschal aveva assistito alla visita della contessa nello studio di Derville, ed era perfettamente al corrente di quella storia”.
Ma, in un racconto di sole 95 pagine, non lo trovo normale né gradevole che una (non piccola) porzione finale sia così afflitta da certe grossolane distrazioni che infieriscono su una trama già abbastanza penalizzata!

E poi, Chabert e la contessa sua moglie, sono ‘caratteri eccessivi’ sì, ma anche nel senso che uno è tutto bianco, l’altro è tutto nero, senza sfumature.
Può andar bene per fare del moralismo forse, ma non per rendere più affascinante un intreccio, specie nella raffigurazione del ‘buono’, che è rappresentato come talmente eccessivamente ingenuo, mite e stoico da rasentare la follia e la stupidità (oltre che essere inverosimile per un colonnello dell’Impero), e quindi inevitabilmente Balzac lo condanna a essere un perdente all’ennesima potenza senza possibilità di rivincita alcuna, mentre lascia l’antagonista malvagia impunita a godersi tutti i privilegi.
C’è il personaggio di Derville, che avrebbe potuto essere l’ago della bilancia della giustizia (come sarebbe stato suo ruolo), un pilastro in una trama ben fatta; ma Derville viene lasciato da Balzac passivo spettatore e moralista che si limita a deplorare con distacco quando potrebbe punire:
“Tutte le cose terribili che i romanzieri pensano di inventare con i loro intrecci non riescono minimamente a rendere l’orribile realtà. Presto conoscerete anche voi storie come queste, amico mio” ;
un Derville sempre più ignavo e alla fine anche un po’ ottuso, in contraddizione con la descrizione che ne viene fatta inizialmente, di uomo brillante e professionista di grande intelligenza.
Purtroppo anche Derville, poiché Balzac non ha avuto il colpo di genio di farne un vero protagonista, è un personaggio sprecato, ‘sospeso’, che fluttua di incoerenza in incoerenza, il che è un vero peccato.

Ecco dunque perché ho scritto che il film tratto da questo racconto ha ‘sanato’ tutte queste lacune, sia nella trama che nei personaggi, sfaccettando i personaggi, incrementando la trama fino a renderla davvero avvincente, e soprattutto ha meglio utilizzato il personaggio Derville, sviluppando tutte le potenzialità di cui era provvisto e che Balzac ha completamente sprecate.

Il mio consiglio è sia di vedere il film che di leggere il libro, o viceversa, giusto per giudicare da sé.. e magari anche darmi un parere di ritorno

;)

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