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Il concorso a volte ritorna

Da Lacrespa @kiarastra

C’è un nuovo Profumo nell’aere. C’è odore di concorsone nella scuola.  Il ministro vuole giovani sulle cattedre…madò! Non è che ora sarò troppo vecchia e verrò calpestata dal professore pischello di turno?

Che dire? E’ bene? Un male?

Non so.

Io mi sento sempre un po’ presa per culo.

Adesso organizziamo un bel concorso, ne? Così sblocchiamo le graduatorie. Ma siamo sicuri?

Solo noi insegnanti dobbiamo sottostare ai capricci del ministro di turno per convalidare la nostra professionalità, come se una laurea, una specializzazione, un master, un dottorato, non fossero sufficienti a garantire l’accesso di diritto nella scuola. Forse come categoria pretendiamo troppo, tipo uno stipendio o, chessò, una sicurezza su cui poggiare i progetti per un futuro; forse siamo troppo scemi, se pensiamo che basterebbe smetterla con i tagli e investire in edilizia scolastica, per garantire strutture idonee per lo svolgimento dell’attività didattica, senza classi superaffollate o laboratori fatiscenti ecc ecc.

Il problema siamo noi insegnanti o il sistema Italia?

Io davvero non mi capacito del fatto che non sia possibile trovare una soluzione.

Che se andiamo avanti così non sarà soltanto il Pil a non crescere, ma intere generazioni.

 



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