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Il corpo come proprietà o come interfaccia?

Creato il 17 settembre 2012 da Minerva Jones
Rosi Braidotti diceva che il corpo - o forse la pelle, non ricordo bene, cito a memoria - è un'interfaccia tra l'interno (il sé) e l'esterno (il mondo, la società). Tutto il dibattito intorno al corpo e a chi ne sia il proprietario (e a chi ne possa quindi operare scelte fondamentali, dai diritti di riproduzione o di interruzione di questa, così come di gestione dei momenti che non sono né vita né morte) ruotano intorno al concepirlo proprietà individuale, proprietà sociale o appunto interfaccia - quindi ascrivendolo a un indefinibile spazio liminale.
Io non ho più una posizione definitiva in merito: penso al mio tra proprietà individuale e interfaccia - sebbene giammai proprietà altrui. Lo cerco di tenere in salute perché senza di lui non hanno dimora la mia mente e il mio cuore - quindi la mia anima, dotata di soffio vitale. Ma per il resto posso renderlo disponibile e farlo anche attraversare/usare da altri - se reputo che ciò abbia un senso ulteriore, per qualche ideale più alto in cui credo. Insomma, sempre più 'strumento' d'uso gratuito personale e sociale - per "buone cause", in senso positivo estremo. Ché così come non darei gratuitamente né a pagamento la mia mente e il mio cuore per la sopravvivenza o per qualche vantaggio personale, neanche darei il mio corpo.

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