Magazine Politica

Il crollo della banche italiane? Per Padoan è un "gombloddo" della BCE

Creato il 23 gennaio 2016 da Tafanus

crollo della banche italiane? Padoan

Il Ministro Allegria Padoan   Sui crolli delle banche Padoan attacca la vigilanza Bce: “Errori di comunicazione su istituti italiani” - Il Governo la prossima settimana deciderà su un insieme di misure relative al sistema bancario
Affondo del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, che dal Forum internazionale di Davos è intervenuto sul tema del crollo delle banche italiane. «Ha pesato una gestione della comunicazione poco accorta da parte della vigilanza Bce» ha affermato al termine dei lavori del Wef, sottolineando che sugli istituti l’Italia ha «un dialogo molto positivo» con la Ue e che si attende una «accelerazione» riguardo alla soluzione del nodo delle sofferenze. Padoan ha anche ribadito che il sistema bancario italiano «è solido» e che i fondamentali sono più forti di quanto pensi il mercato (...già... in fondo il "mercato" pensa che un totale di crediti irrecuperabili dalle banche pari al 15% del PIL sia un problemino... e le persone pensano che quanto accaduto nella "Banca Boschi" non sia un buon segnale... NdR)
LE MOSSE DEL GOVERNO - «In questa settimana è previsto in Consiglio dei Ministri una serie di misure sul sistema bancario che dovrebbe comprendere una misura di autoriforma delle banche cooperative. Inoltre sono previste nuove misure aggiuntive sulle misure di risoluzione dei contratti, che si traducono in un valore più elevato rispetto alle sofferenze delle banche, che rafforza il sistema nel suo complesso». Lo ha detto Padoan in un’intervista a Bloomberg Tv, «l’accumularsi di crediti deteriorati ha rallentato l’economia. Siamo in una fase successiva, cioè di rimozione di questi ostacoli che ci sono che sono la conseguenza di 3 anni di recessione continua. L’Italia è il paese che ha messo meno denaro pubblico in salvataggi. Il sistema bancario italiano, pur attraversando un grave periodo di crisi, è solido».
LA BAD BANK - Secondo quanto riferito ieri dal portavoce dell’Antitrust europeo, a Bruxelles, martedì la commissaria alla Concorrenza Margharete Vestager incontrerà Padoan per discutere l’accordo sulle misure per gestire i crediti in sofferenza (bad Bank). Ma da Davos il ministro, rispondendo a una domanda secondo cui la Ue, nel negoziato sulla “bad bank leggera” italiana, abbia fissato una soglia di 40 miliardi sulle garanzie ai crediti in sofferenza, ha risposto che «Non si può dire niente».
MENO PESSIMISMO - Dal Forum economico emerge «meno pessimismo» di quanto non abbiano detto i mercati, con un’economia, globale e anche italiana, che «continua a crescere». Lo ha detto il ministro Padoan, a margine di incontri che vertevano anche su nuove tecnologie e sul loro impatto sulla crescita:«c’è consenso sul fatto che le prospettive di crescita offerte dalle nuove tecnologie siano maggiori di quanto si legga», l’Italia” deve colmare il ritardo ed è uno dei temi su cui l’impegno del governo si rafforzerà” (...certo che la faccia di Padoan a tutto invitano, tranne che ad avere "allegria"... Padoan, siamo al Burlesconi che risolveva i problemi sproloquiando di sole in tasca, di ristoranti pieni, e di "non c'è un solo posto libero sugli aerei per i Caraibi? NdR)
QUESTIONE IMMIGRAZIONE E SCHENGEN - I migranti è stato poi un altro tema affrontato da Padoan nel corso della conferenza stampa di chiusura del Forum. «Se Schengen dovesse crollare sarebbe un colpo molto duro al processo generale di integrazione europea» ha detto. «Qualcuno oggi ha detto che se Schengen crolla l’euro non avrebbe problemi. Io non sono di questa opinione. La tenuta dell’euro è un problema non solo finanziario ma di fiducia reciproca e di volontà o meno di stare insieme».

(Fonte: La Stampa)

 

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog