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Il custode dei sogni

Da Alessandro Vella @alevella

valigiaQuest’ uomo andava in giro con la sua valigia e raccoglieva i sogni dei bimbi e degli uomini e donne che li immaginavano e li lasciavano in giro. Raccoglieva i sogni e li riponeva nella sua valigia di cartone con sopra dipinte le stelle.

Lui poteva vederli erano leggeri ed evanescenti e leggermente luminosi. Molte volte le persone li abbandonavano e si spegnevano un poco e lui camminando per strade e piazze li vedeva e li raccoglieva.

Giorno dopo giorno continuava a mettere i sogni in questa valigia.
Una sera stanco di camminare si sedette su una panchina, guardò il cielo dove vi era una luna piena. Intorno nella piazza vi era gente che passeggiava e bambini che giocavano.

Il custode dei sogni si mise la valigia sulle ginochia e l’aprì.
Da questa valigia usciva una luminescenza. Questi sogni avevano una luce propria che pulsava leggermente. Alcuni curiosi si fermavano a guardare. Lui aprì a poco a poco la valigia.
Bolle luminescenti brillando si gonfiavano e questi globi di luce fluttuavano leggermente nell’aria sopra la valigia.

I curiosi divenivano sempre più numerosi, i bambini si avvicinavano a guardare; così il custode dei sogni iniziò a prendere ciascuno dei sogni racchiusi in queste bolle di luce e a darli a ciascun bambino che si faceva avanti, anche agli innamorati che si avvicinavano, ed alle persone che ne chiedevano uno.

E così man mano che queste persone li raccoglievano, divenivano anche loro leggermente luminescenti. La piazza era diventata luminosa e la luna sorrideva nel cielo.
Ad un certo punto il custode dei sogni prese dalla sua valigia una tenda nera, salì sul piedestallo della statua in mezzo alla piazza e sventolando la tenda nera disse a tutti: “Vedete anche voi cosa ho in mano?”. Il brusio della gente disse: “Una tenda nera”.
“Ebbene si! …” lui disse “Questo velo è il velo che ponete sui vostri sogni quando avete difficoltà a raggiungerli” … “Vedete tutti?”. La gente disse un timoroso “Sì”. “Bene!“, disse il custode dei sogni, “Volete sapere come togliere questo velo nero dai vostri sogni? Ascoltate, ci sono due cose da fare per ravvivare i sogni, la prima è ridare vita al vostro sogno, senza mai stancarsi di infondere energia su di esso, e avere il coraggio di continuare anche quando sembra “impossibile”. Quindi perseverare. La seconda cosa è conoscere come raggiungere la meta. Dovete apprendere e conoscere quello che vi serve per vincere nella vita e mettere lì un modo di realizzarlo. Perseverando nel vostro intento, raggiungerete la meta. Quale meta? Quella la dovete mettere voi, o ‘scoprirla’ togliendo il velo”.

Così dicendo il custode dei sogni agitò la tenda e svanì. La gente stupita rimase a guardare immobile.Tutti avevano la loro bolla di luce in mano e pulsava, … il loro sogno.
Rimase giusto una valigia su una panchina con sopra tante stelle dipinte. La valigia dei sogni.

Quella non buttiamola.
Non buttarla via, riponila in un angolo della Tua mente, dove potrai riporre i tuoi sogni e riprenderli e coltivarli uno per uno.

Buona fortuna.

(Una fiaba di Franco Farina)

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