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Il diavolo, l'acqua santa e il calcio scommesse - GRAFFITI E GRAFFIATI

Creato il 08 giugno 2011 da Calcisulcalcio
Il diavolo, l'acqua santa e il calcio scommesse - GRAFFITI E GRAFFIATIOggi pensavo di parlare dei referendum, della loro importanza, del diritto - dovere di andare a votare. Ci ho ripensato, confido nei miei colleghi blogger, magari lo faranno nei prossimi giorni. Mi son detto, cosa scrivo? E subito la mente mi è andata al presunto calcio scommesse scoppiato in queste giorni. Presunto, appunto. Meglio aspettare un po', come la scorsa settimana voglio dedicare ancora una volta lo spazio di questa rubrica al "calcio vero", quello bello, genuino, spontaneo. Il cinema spesso aiuta, cercando qualche spezzone su you tube nei giorni scorsi, mi sono imbattuto nel "Diavolo e l'acqua santa", film di oltre vent'anni fa. Probabilmente guardando questo video è uscito fuori tutta il mio romanticismo per questo sport. L'ho inserito in fondo a questo post, se avete la pazienza di vederlo, forse qualche effetto lo farà anche a voi.Non so guardando il video se e quali sentimenti vi provocherà, magari nulla, magari qualche risata, qualche emozione. Magari nulla di tutto ciò. Oggi volevo scrivere di più, molto di più.. a volte è meglio frenare l'impulsività.

di Daniele Coltrinari



Il Diavolo e l'acqua santa

Anno di produzione: 1983
Regia : Bruno Corbucci
Attori : Tomas Milian; Piero Mazzarella; Margherita Fumero; Savina Gersak; Giacomo Rizzo; Luca Sportelli; Andrea Aureli; Leo Gavero; Annabella Schiavone; Aldo Ralli; Alfredo Rizzo; Enzo Andronico; Stefano Arquilla

Trama: Bruno Marangoni (Tomas Milian), ex centravanti della Roma, è caduto in disgrazia dopo aver abbandonato il calcio a causa di una serie di infortuni, ed ora vive di espedienti e piccole truffe. Arriva perfino spesso a simulare il suicidio minacciando di gettarsi dal Colosseo, e nell'ultima circostanza viene "salvato" da Don Gaetano, un prete ex scalatore, parroco di un immaginario paesello del Lazio (le scene sono ambientate a Bracciano). Marangoni, decide quindi di traslocare con la provocante compagna nella sacrestia del povero parroco, colpevole di averlo salvato e quindi, a suo modo di vedere, in dovere di ospitarlo. Don Gaetano, grande appassionato di calcio e con a cuore le sorti della sfortunata squadra del paesello, cerca di avere un tornaconto dal suo scomodo ospite invitandolo a diventare allenatore-giocatore della squadra. Marangoni è tuttavia intenzionato soltanto a portare scompiglio nella comunità con una serie di truffe in attesa del grande colpo che possa sistemarlo per sempre. In realtà, aldilà di questo subdolo fine, a frenarlo è la sua ritrosia verso il mondo del pallone, che l'aveva portato dagli altari alle polveri. Tuttavia a poco a poco, un po' per convenienza, un po' per il richiamo della passione, Marangoni accetta la proposta di Don Gaetano e da allenatore, cambia le sorti della squadra portandola in "zona promozione", pur continuando le sue attività losche. Quando il bottino accumulato è interessante ma le sue truffe più grandi vengono scoperte, Marangoni abbandona la squadra alla vigilia dell'incontro decisivo verso nuovi lidi. Tuttavia, mentre in fuga, non resiste ad aggiornarsi sull'autoradio sull'andamento del match-promozione: la sua squadra perde tre a zero, inverte marcia e torna al campo sportivo. Caso vuole che, il capitano dell'altra squadra dilettantistica sia un ex professionista che fu a suo tempo l'autore del becero fallo che gli aveva di fatto rovinato la carriera. Marangoni arriva all'inizio del secondo tempo e scende in campo di persona. Ridicolizza l'odiato avversario e segna i quattro spettacolari gol, l'ultimo a tempo scaduto, che regalano a Don Gaetano la promozione ed a lui, in lacrime, la vera rivincita con la vita. ( Fonte: wikipedia )

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