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Il fattore "c" di questo campionato

Creato il 04 dicembre 2012 da Bagaidecomm @BagaideComm
Se è vero che la matematica non è un’opinione, anche il calcio non si esime dal fatto di avere le sue piccole grandi “costanti”. Nulla di così complicato e non importa se siete scaramantici o meno oppure non crediate in queste coincidenze, ma balza all’occhio in questa giornata un fattore “C” predominante. “C” come calcio, “C” come Campionato, questo gran bel campionato. L’invariabile parte già dal Venerdì sera quando il Milan in un eccellente stato di forma va a Catania. Parte maluccio: molle come atteggiamento, non omogeneo nella manovra, timido rispetto alla roboante prestazione del secondo tempo di Napoli ed alla grande partita disputata appena sette giorni prima con la Juve. Legrottaglie punisce i rossoneri ma, chissà se questi scossi più da questa costante letterale o probabilmente più dalle doti di incoraggiatore del loro Patron i giocatori del Milan ritrovano loro stessi una volta usciti dal tunnel della pausa. Sfruttando, prima, la gentil concessione di Barrientos che si fa cacciare stupidamente e poi trovando con il duo Boateng-El Sharaawy la formula per mettere in fresco un 1-3 che vien giù come una manna. Un Milan che piano piano sta tornando i livelli che gli competono, anche se alcune amnesie rimangono. I catanesi dal canto loro possono recriminare per il primo gol degli ospiti in netta posizione di off side che manco a dirlo ha scatenato le ire del presidente Pulvirenti, che dopo il gol di Vidal qualche giornata fa devi ingoiare un altro boccone amaro. Roba da far girare i “Cosiddetti” .L’indomani tornava in scena una stracittadina che mancava da qualche anno. A Torino era in programma il derby della Mole. Juve-Toro una sfida che vive più sul blasone degli antichi fasti granata che per un vero è proprio confronto tecnico. Nettamente in favore dei bianconeri. Si sa, però che un derby è sempre una partita da “tripla in schedina”, mai banale. Infatti parte meglio il Toro, più spigliato al cospetto di una Juve che più dell’anno scorso tende a prendersi delle pause preoccupanti, quasi a voler studiare gli avversari (!?). I giocatori granata, però, entrano esattamente come farebbe il bovino vedendo un drappello rosso. Cattiveria agonistica che tocca l’apice quando al minuto 36 un annebbiato (spero per lui!) Glik decide ti fare un’entrata assassina su Giaccherini (fortunatamente illeso). Rosso diretto. Poco dopo il difensore Basha prende il pallone in piena area con la mano. Rigore, ma Pirlo calcia alle stelle. Poteva mancare secondo voi il fattore “C”? No. Direttamente dal vivaio si presenta Claudio Marchisio. E pratica che si risolve nel giro di una mezz’ora. 3-0. L’anticipo del mezzo giorno vedeva, invece, il fattore “C” per antonomasia di questo campionato. Quello che a mio modo di vedere sta spostando gli equilibri stagionali di una squadra intera e forse chissà dell’intera storia di questa corsa a tappe . Mi riferisco al Napoli e al bomber Cavani. Al San Paolo arrivava la vittima sacrificale Pescara, appena reduce dal cambio di allenatore. Non si possono pretendere miracoli, quello è vero (è già positivo scegliere Weiss e Vukusic dal primo minuto), ma vedere una tale pochezza difensiva fa letteralmente rabbrividire. Se il primo gol è un missile terra aria dello svizzero Inler (ne segnerà un altro altrettanto bello in chiusura di goleada), nel secondo Hamsik, che stoppa la palla indisturbato fa un “sombrero” ad un difensore e poi calcia in porta, avrebbe pure il tempo di prendersi un caffè. Il resto lo fa il fattore “C” e arrivederci. Pescara in 10 dall’inizio del secondo tempo e punteggio finale di 1-5. Simile a quest’ultimo esempio di fattore “C” è una versione tutta tedesca, popolo che come sappiamo al posto della terza lettera dell’alfabeto preferiscono la più dura “K”. Esattamente come l’altro cannoniere esaltante della Serie A, Klose, che sotto la Nord sta alimentando le speranze di una Lazio da Champions, che non si può non considerare una squadra che se in forma può giocarsela con tutti. Basta un tempo ai biancocelesti per portarsi avanti di 2 reti su un Parma che si accende troppo tardi (per la precisione quando Amauri viene sostituito da Belfodil) per sperare in una reazione più corposa dal punto di vista del punteggio. Anche qui però non sono mancate le polemiche per un primo rigore non concesso ai parmensi su tocco evidentissimo di mani di… indovinate? Klose! O se preferite Close. A chiudere questa carrellata di esempi sul fattore “C” prendiamo l’Inter che utilizza in senso figurato l’accezione del fattore “C”, quello per intenderci del fondo schiena. Ci vuole anche quello, soprattutto se si è convalescenti (e l’Inter si questo momento lo è). Contro il Palermo (privo di Miccoli e quindi poco graffiante in partenza) la partita si trascina senza particolari acuti finché a pochi istanti dal termine uno sfortunato autogol di Garcia sospinge i neroazzurri fino al 3° posto in classifica. Domenica arriverà lo scontro diretto col Napoli e a quest’Inter, oltre a Cambiasso e Coutinho servirebbe un po’ di vitamina C (vedi sotto la voce: Cassano Anotonio). Nelle altre partite della giornata: La Fiorentina pareggia 2-2 contro la Samp. Viola che comunque restano in alta quota, nonostante la clamorosa moria degli attaccanti che sta colpendo Firenze. Vittoria importantissima della Roma, anch’essa attaccata al treno per un posto che conta. Il Siena va in vantaggio con Neto, ma poi una doppietta di Destro e Perrotta finisco per ribaltare la squadra di Cosmi. Da sottolineare la grandissima prestazione di Francesco Totti. Vince in maniera schiacciante pure l’Udinese, 4-1 al Cagliari e per concludere segnaliamo la vittoria pesantissima in trasferta del Chievo per 3-2 contro un sempre più ultimo Genoa. Clivensi che si beccano il premio di squadra della settimana, perché sotto la guida dell’ex capitano Eugenio Corini si stanno sollevando da una partenza orrenda. Per  quel che riguarda la Prima Divisione (l’ex serie C…), da segnalare il rocambolesco pareggio del Como contro il Lumezzane. Pari amaro dei Lariani che in trasferta si fanno raggiungere all’ultimo minuto della partita. I Bianco-blu restano, comunque, a -4 dalla zona playoff! Un “in bocca al lupo” da parte di tutta la redazione. Ecco il tabellino: LUMEZZANE-COMO 1-1 MARCATORI: 16’ p.t. TREMOLADA ( C ), 45’ s.t. D’AMBROSIO ( L )
Sebastiano Paterniti

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