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Il fattore figo*

Creato il 18 aprile 2011 da Fishcanfly @marcodecave

*note tecniche:

- la redazione afferma che questo articolo è politically incorrect poiché esclude apertamente la ‘figa’ in quanto assente dalla ciurma. Come marinai decliniamo ogni responsabilità dal contenuto che segue.

- non ci riferiamo assolutamente al contadino che abbiamo vicino casa con addominali assurdi

Indicare di essere fighi. E già si è un passo avanti.

Cosa diamine rende fighi. Ovviamente il web pullula di domande con rigorose risposte da saccenti e simili (come quella che seguirà). Anche perché quando ti fai una domanda c’è sicuramente chi ti ha preceduto in duemila e passa anni di storia. Poi c’è chi si domandava in passato sui massimi sistemi (giusto per rendere l’idea un tal Galileo Galilei) e chi oramai non può che farsi queste domande. Come me.

Dunque partiamo innanzitutto dall’analisi del fatto che essere fighi vuol dire possedere qualcosa che non è convenzionale o comunque il cui valore è unanimemente riconosciuto dalla società come non appartenente alla ‘normalità’. La non convenzionalità deve però rientrare nella categoria dei ‘desiderabili’. Cioè del tipo vorrei essere X perché possiede A.

Altrimenti l’essere figo costituisce un valore sociologico dettato dalla moda o dalla distribuzione di ruoli. Quello che voglio dire è che l’essere figo deriva dal fatto che la società presuppone una maggiore rarità di quel bene o particolare caratteristica che, se posseduta, ci rende tale.

Ha appena visto un figo: Franklinguamozza

Ma l’attribuzione dell’essere fighi non è unanimemente data. E, soprattutto, c’è chi nemmeno mai s’è posta la domanda. Ciò significa che chi si reputa ‘figo’ lo può essere per una determinata categoria sociale e per un’altra no, perché quel bene non è rilevante nella propria modalità di aggregazione.

Ergo: prendo un truzzo qualsiasi e dovrei fargli capire che il suo presunto essere ‘figo’ è limitato alla sua cameretta con annesso specchio. Ho letto addirittura un blog su internet che ometto di linkare qui che addirittura ha affermato che l’essere figo è una parte dell’essere. Credo che non abbiano bene capito Hegel.

Lui è il giudice che stabilisce chi è figo e chi no

In un certo senso, possiamo dire, che chi vince in Hegel cerca il massimo della gloria: l’essere che la coscienza hegeliana cerca di ottenere nasce innanzitutto nella gloria, duramente conquistata, di un’approvazione per così dire universale. Il signore è tale perché l’Altro lo riconosce tale. Così l’intera vita è la ricerca del prestigio, possibilmente universale. La fine della storia, a questo punto, ci sarà quando tutti riconosceranno tutti. Cioè la lotta per la vita ci sarà quando scomparirà il concetto di ‘figo’.

Non prendetemi sul serio. Anche se, quando tutta l’umanità arriverà a fare sky-dive e sarà popolata da ‘fighi’, credo saranno guai per tutti. Soprattutto per chi non riuscirà ad aprire il paracadute.

Sta cercando lultimo figo sulla faccia della Terra



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