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Il film da non perdere stasera in tv: L’ATTENTATO – SARAJEVO 1914 (sab. 28 giu. 2014)

Creato il 28 giugno 2014 da Luigilocatelli

L’attentato – Sarajevo 2014, Rai 3, ore 21,05.
sarajevo_1Das Attentat - Sarajevo 1914Son giusto cent’anni oggi da quel fatale 28 giugno 1914 in cui uno studente panserbista, Gavrilo Princip, uccise a Sarajevo l’arciduca Franz Ferdinand d’Austria e sua moglie Sophie. Colpi di pistola che avrebbero fatto deflagrare, in una inesorabile reazione a catena, la prima guerra mondiale e il massacro su scala gigante che sappiamo. Niente, dopo quel conflitto, sarebbe stato come prima per l’Europa, che ne sarebbe uscita sconvolta e ridisegnata. Questo film di coproduzione austriaca, tedesca e ceca – screenplay di Martin Ambrosch, regia di Andreas Prochaska – ricostruisce con attenzione l’evento, cercando come può di andare oltre il puro intento educational per farsi (qua e là) cinema vero. L’attentato si inseriva nel quadro turbolento di un impero austro-ungarico scosso da continue rivolte nazionaistiche nelle sue province estreme, Bosnia compresa (peraltro una delle ultime acquisizioni territoriali di Vienna). Durante la visita dell’arciduca a Sarajevo due studenti serbo-bosniaci, membri di un’organizzazione che rivendica il primato della Serbia sui Balcani e propugna la riunificazione della Bosnia a Belgrado, organizzano l’attentato destinato a cambiare, letteralmente, la storia. Nel film si concede molto spazio all’indagine sui fatti del magistrato Leo Pfeffer, un ebreo croato-ungherese che nella massima onestà cerca di stabilire il vero, mentre Vienna fa enormi pressioni su di lui perché confermi il coinvolgimento del governo serbo nell’attentato quale mandante, cosa tutt’altro che scontata. Il che trasforma il film in una detection story piuttosto appassionante diluendone l’inevitabile carica didascalica. Buono spettacolo, e non solo un utile ripasso di quello che è successo. Stefan Zweig nel suo Il mondo di ieri ricorda come l’arciduca Franz Ferdinand, designato erede al trono dell’ancora imperante Francesco Giuseppe, fosse inviso ai gran parte degli austriaci e che la notizia della sua morte a Sarajevo non suscitò un gran cordoglio, anzi qualcuno ne fu perfino sollevato. Le masse se ne dimenticarono presto e la vita riprese come prima. Nessuno pensava seriamente che avrebbe innescato una guerra, e invece.


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