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Il filtro "gay": una settorializzazione SEO altamente produttiva

Da Squid

Sono anni che seguo il mondo del web-marketing per motivi di lavoro rapportando le strategie del quotidiano alle nuove tendenze del mercato, ai nuovi canali di comunicazione e alle nuove opportunità che un mercato così ampio, destrutturato e rapido produce.

Nell'analisi periodica con i Clienti storici con cui operiamo, emerge spesso la necessità di spostare il tiro degli investimenti "search" (ossia quelli orientati ai motori di ricerca) su parole chiave meno competitive. Una buona lista di chiavi alternative produce come risultato la riduzione dei costi e l'aumento della produttività su scenari meno battuti.

Il concetto è un po' quello di smettere di andare a cercare i diamanti in Africa, dove le miniere sono numerose ma i grandi colossi del settore impongono il proprio dominio sul territorio, per spostarsi in Alaska a cercare rare miniere, magari meno fruttifere, ma soprattutto meno costose da affrontare, considerando il territorio "vergine" e non monopolizzato.

Questa ricerca continua di affiancare le parole chiave di alto costo con una lista di parole chiave low cost ha già portato molti scenari ad un nuovo livello di saturazione. Campagne di posizionamento SEO su parole chiave come "fabbro roma", nel tempo si sono traslate su scenari più ampi e meno costosi come l'associazione "fabbro" + quartiere di Roma, portando ad un costo ridotto e a un maggior volume su un altro genere di ricerca, ossia quella per quartiere, normalmente non interessante per le aziende che continuano a picchiare duro sulla chiave principale.

La selezione Gay

Nella recente attività SEO per la chiave Ibiza Gay, siamo venuti in contatto con uno scenario SEO particolare. Ovunque fossimo andati alla ricerca di nuove aree web per la pubblicazione di redazionali relativi all'offerta turistica del nostro Cliente, ci siamo trovati di fronte ad un vero e proprio mondo filtrato per la keyword secondaria "Gay", ossia permeato di attività di posizionamento (articoli, backlink, redazionali, video ecc...) costruiti intorno all'offerta classica dedicata alle keyword oramai sature.

Un mercato ancora molto "vergine" che promette ancora grandi crescite si motori di ricerca. C'è una parola chiave troppo inflazionata, non più lavorabile a costi fattibili? Ci si associa la sottokeyword Gay e si acquisisce così un mercato estremamente motivato e ampio (si stima che l'omosessualità non dichiarata superi il 10% nella popolazione mondiale).

Fonte originale: Informazione e news.


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