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Il fiume Conca

Creato il 20 luglio 2015 da Marga

Questo mio piccolo racconto, fu scelto, con altri 99 di autori diversi,  a far parte di un libro ideato da Caterpillar, la trasmisione di RAI 2,  e Poste Italiane per raccontare l’Italia, non quella celebrata da poeti e guide turistiche, ma quella sconosciuta ai più e  meravigliosa per l’autore e forse solo per lui.

L'Italia per posta

Non esiste in libreria!

Lo dedico a chi ha nel suo cuore un  paesino  delle Marche, posto alle porte del Montefeltro, con un’ unica bellezza: un torrente, con poca acqua e molti sassi, che  ne sfiora un fianco.

Fiume Conca, Mercatino Conca (PU)

C’era il bianco: quando penso al fiume Conca, quello era il colore. Erano solo sassi, eppure alcuni, lucenti, erano capaci di catturare la luce e di farne meraviglie. E c’era il sole che ti buttava addosso tutto quel chiarore accecandoti. E poi c’erano i gruppi dei ragazzi, le risate libere, infinite e sempre così vicine al pianto. E c’era la musica, il mangiadischi a tutto volume e le voci sopra stonate, appassionate. E c’erano quegli sguardi, capaci di farti bella o di far affiorare tutto il troppo che c’era in te. E l’acqua? Quella non c’era, se non qualche pozzanghera in cui, incredibilmente, nuotavano pesci di chissà quale temeraria specie. Non c’era molto, quindi, caro viaggiatore non sarà difficile per te trovare ancora tutto, intatto; ma solo se, almeno una volta nella tua vita hai riso fino alle lacrime e ancora non sai perché, potrai capire come anche questo quasi nulla può essere infinitamente bello.


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