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il funerale di Vik

Creato il 25 aprile 2011 da Audrey

il funerale di Vik

Si è scritto già molto e tanto si scriverà ancora. Non più sui media, che assolto il compito di dovere di cronaca taceranno, ma sulla rete da sempre attiva e sensibile.

Quindi la mancanza dello Stato, e quella ben più grave della sinistra istituzionale, le lascio sviscerare ad altri. Volevo invece trasmettere l'atmosfera e le emozioni che si sono respirate.

Una folla ordinata e rispettosa, non poche centinaia ma alcune migliaia, chiusa nel suo dolore che ha accompagnato Vittorio con applausi. Uomini, donne, bambini, non solo italiani, tanti palestinesi. Sui volti niente rabbia, commozione, tanta commozione.

Che si è fatta grande quando insieme si è cantato bella ciao. Tante lacrime. Ci si guardava l'un l'altro e permeava il senso di solidarietà, come fossimo li da sempre e ci conoscessimo da tempo ancestrale uno ad uno.

Una catena che attraversava vecchie e nuove ingiustizie e noi li né rassegnati né vinti. Non è stato un addio, piuttosto un arrivederci, tanta era la certezza che Vik non ci aveva abbandonati.

Non so se ha ragione sua mamma quando afferma che non è un eroe ne un martire. Non so, sono certo è stato una persona straordinaria, una persona vera che nello squallore quotidiano si è elevata.

Ho incontrato una amica di vecchia data che non vedevo da anni. Le ho chiesto se conosceva Vittorio. "Non l'ho conosciuto ma come facevo a mancare per una persona così. "

Vik è sopravvissuto alla sua morte.


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