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Il futuro del riscaldamento

Creato il 12 maggio 2010 da Madyur

Uomini e lampadine emanano la stessa quantità di calore. Se poi un uomo con la valigia corre per prendere il treno , può trasformarsi in una fonte di riscaldamento sfruttabile economicamente. In un’intera stazione come quella di Stoccolma , che con i suoi 250 mila pendolari al giorno è la più grande dei paesi scandinavi, la temperatura dell’aria si mantiene costantemente sui 20-22 gradi senza nessun sistema di condizionamento : un po’ troppo per i standard svedesi.

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Anzichè aprire le finestre per facilitare la ventilazione , le autorità che gestiscono la stazione hanno pensato di convogliare il calore in eccesso prodotto dai pendolari nei termosifoni di un palazzo appena costruito a 90 metri di distanza.

Raccolta da una serie di tubi sul tetto e usata per riscaldare dei serbatoi d’acqua , che poi andranno ad alimentare i termosifoni del palazzo Kungsbrohuset. la costruzione dell’edificio è appena terminato con l’inclusione di molte tecnologie per il risparmio energetico. I pendolari usati come fonte di energia sono economici e rinnovabili spiega Karl Sundholm , il project manager dell’azienda statale Jernhusen proprietaria sia della stazione che del nuovo palazzo Kungsbrohuset e l’ingegnere che ha ideato e sviluppato il sistema di riscaldamento a calore umano.

“La tecnologia non ha niente di innovativo – spiega Sundholm – si tratta solo di tubi, acqua e pompe. Ma mai nessuno hai mai avuto l’idea di usarla in questo modo”. Una grande catena commerciale di Minneapolis della catena “Mall of America” sfrutta da anni i propri clienti come fonte di riscaldamento. ma lo fa solo all’interno dell’edificio, senza dare niente all’esterno. Grazie ai suoi 40 milioni di visitatori all’anno, le vetrate che raccolgono il sole e alle lampadine usate per rendere brillanti i negozi , il centro commerciale può fare a meno di un sistema di riscaldamento anche in una città fredda come Minneapolis.

A Stoccolma il termosifone umano è stato aperto più di un mese fa. Il progetto è tagliare il 20% della bolletta sul riscaldamento , di fronte a una spesa per tubi, pompe e serbatoi che oscilla tra i 30 e i 40 mila euro. In Svezia il costo dell’energia è molto alto. Sundholm è convinto che la sua idea possa fare molta strada “Vorrei trovare un metodo – racconta a Time – per raccogliere l’energia prodotta dai corpi umani nelle zone residenziali di notte e convogliarla negli uffici al mattino”.

La stazione di Stoccolma non è l’unico luogo affollato usato per produrre energia. La metro di Tokyo ha installato sul pavimento mattonelle in grado di assorbire le vibrazioni dei viaggiatori e trasformarle in energia elettrica. L’industria olandese Ooms invece ha inserito dei tubi dell’acqua sotto all’asfalto delle strade. I raggi del sole che riscaldano il bitume sono in grado di produrre 108 megawatt all’anno in un parcheggio scozzese di 400 metri quadri.

madyur


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