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Il Gazzettino di Belluno – 1 settembre 2011

Creato il 01 settembre 2011 da Lapilli

Felici Rubens e Daniela ad Acireale il giorno del matrimonio

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Erano i “perfetti innamorati”, vincitori della omonima trasmissione di Rai Uno, grazie alla quale conquistarono il viaggio di nozze – già “consumato” prima della cerimonia. Ora, da venerdì, sono gli “sposi perfetti”. La siciliana Daniela Scorza e il feltrino Rubens Malagò hanno infatti coronato il loro sogno d’amore, in quel 26 agosto che rappresenta la data del loro primo, casuale, incontro in un bar di Acireale (Catania).
Un matrimonio “oltre” le regole dell’abitudine italica. A partire dalla scelta di sposarsi “con gli sponsor”, al fine di contenere quei costi che altrimenti avrebbero reso impossibile il loro sogno. Sponsor che in cambio di pubblicità, anche televisiva, hanno regalato il vestito dello sposo, offerto il luogo per il banchetto di nozze, oppure fornito servizi a costo ridotto. Un’idea innovativa per l’Italia e che ha già raccolto decine di “adepti” che in queste settimane stanno organizzando le proprie nozze sponsorizzate seguendo i suggerimenti che Daniela dispensa dal suo sito, www.anozzeconlosponsor.it.
La cerimonia si è svolta all’aperto, nel santuario Madonna di Fatima, a Santa Tecla nel comune di Acireale che i due giovani hanno scelto quale loro futura casa. La sposa è arrivata all’altare a bordo di una Cinquecento blu, e blu e bianco sono stati i colori ufficiali del matrimonio, e dei vestiti dei due innamorati. Doppio testimone per entrambi, e quale colonna sonora, suonata dal vivo da un duo violino-chitarra, una selezione di colonne sonore di Ennio Morricone.
Accanto a Daniela e Rubens i numerosi familiari e gli amici, compresa una nutrita delegazione feltrina. Proprio a un ragazzo feltrino, migliore amico dello sposo, è spettato il compito di raccontare brevemente, vincendo l’emozione, gli sposi e la loro fortunata storia d’amore. E feltrino d’adozione è stato anche il prete che ha officiato il rito, don Pierantonio Zago, ancora rimpianto, tre anni dopo la sua partenza per Pachino, dai parrocchiani del Sacro Cuore, nei quali ha lasciato un ricordo indelebile per la sua umanità e la sua disponibilità al dialogo, soprattutto con i più giovani.
Dopo la cerimonia, il pranzo di nozze si è svolto in spiaggia e il momento più toccante è stato il lancio, nella notte catanese, di alcune lanterne accese, cariche di sogni e di speranze. (I.P.)
Fonte: Il Gazzettino Belluno

Il Gazzettino di Belluno – 1 settembre 2011


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