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Il generale Jean Claude Lafourcade a capo dell'Operazione "Turchese" in Rwanda nel'94 ascoltato in gennaio dai giudici francesi

Creato il 07 febbraio 2016 da Marianna06

Bisesero_Genocide_Memorial_-_Near_Karongi-Kibuye_-_Western_Rwanda

Jean Claude Lafourcade, generale comandante nel '94, in Rwanda,a capo dell'Operazione "Turchese", è stato ascoltato, nel gennaio 2016, dai giudici francesi in merito alle responsabilità del contingente francese di allora e in particolare in quella che fu la strage dei tutsi a Bisesero.

In quella località, infatti, morirono tremila tutsi senza che i soldati francesi movessero un dito per impedirlo.

Pare, anzi, che le armi  fornite agli hutu fossero di provenienza francese.

L'interrogatorio di Lafourcade è avvenuto in due tempi,  esattamente il 12 e il 14 gennaio scorso.

Il generale, chiamato in causa da associazioni che si occupano  della ricerca dei genocidari da consegnare alla giustizia e che lo fanno da tempo con abbondanza di prove documentali, ha ripetutamente declinato ogni sua responsabilità così come quella dei suoi uomini.

Egli ha dichiarato che gli ordini  dall'alto erano quelli di attendere che si ponesse fine all'eccidio.

Ricordiamo che gli hutu hanno ucciso impunemente in quel lontano '94 circa un milione di tutsi.

Riferendosi poi a Paul Kagame, attuale presidente del Rwanda, e allora comandante del Fronte Patriottico Ruandese(FPR), che entrò a Kigali vittorioso e mise finalmente la parola "fine" all'orrenda carneficina di tutsi ma anche di hutu moderati,il generale ha dichiarato ai giudici che l'uomo Kagame successivamente si spinse fino a Goma, nella Repubblica Democratica del Congo, per perseguire gli hutu, quelli che lì avevano riparato e trovato scampo. E solo perché hutu.

Insomma, da ciò che trapela qua e là, si ha la sensazione che nei confronti di Paul Kagame la Francia stia cominciando molto abilmente  a montare la sua macchina del fango mentre a Parigi si tace di quanto gravissimo avviene attualmente in Burundi ad opera di Pierre Nkurunziza e della sua cricca politica.

                                  Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

ndr.) In alto la foto del Memoriale di Bisesero, località a est del Rwanda, dove nel '94 persero la vita tremila tutsi inermi.


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