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Il giornalismo social secondo TheGoodOnes

Creato il 21 aprile 2013 da Thegoodones

Il modo di raccontare una notizia è in continua evoluzione: il giornalismo sta assumendo una forma più diretta. Merito dei social network e TheGoodOnes lo sta già mettendo in pratica.

Il giornalismo social secondo TheGoodOnes

Il mondo dell’informazione è in costante mutazione, il web ha rivoluzionato le abitudini planetarie e il modo di raccontare una notizia è forzatamente cambiato. Ci sono delle basi giornalistiche immutate nonostante il progresso: l’acquisire un fatto e tramutarlo in un’informazione da condividere all’utenza ha sempre i soliti step: la notizia se non giunta direttamente, deve essere confermata da almeno tre fonti e la stesura di un articolo, che sia una breking news oppure un servizio più strutturato, deve soddisfare la famosa regola delle 5 W (Who, What, When, Where e Why).

Quello che sta cambiando è il modo di raccontare e diffondere tali notizie: fino a poco tempo fa i quotidiani erano già considerati superati; con l’avvento dei canali all news, la propagazione dei fatti avveniva in maniera più veloce e diretta, mentre la carta stampata si occupava principalmente di approfondimenti che in televisione sarebbero stati impossibili da sviluppare in breve tempo.

Con l’avvento del web i quotidiani sono senza dubbio tornati competitivi: le versioni digitali hanno colmato il ritardo rispetto alla tv, ma è cambiato soprattutto il modo di condividere e discutere le notizie da parte dei consumatori. In pochi anni il web è cambiato: prima i forum erano la piazza digitale di una community, ma nel corso degli ultimi anni le frasi, le nozioni si sono accorciate in un post oppure in un tweet. Pochi caratteri, incisivi, capaci di sviluppare le 5 W e di diffondere la notizia superando tutti i confini.

Se è cambiato il modo di raccontare una notizia, è ovviamente cambiato anche il mestiere del giornalista. TheGoodOnes ha intrapreso questa avventura: accompagnare un brand nel mondo dei social, creare un progetto e in alcuni casi trasformare una semplice pagina di Facebook, in una piattaforma dove vengono offerti spunti giornalistici alla community. Ne è un esempio il lavoro che stiamo svolgendo per Sky e in modo particolare per la pagina di Sky Sport F1 HD che in pochi mesi è divenuta una piazza capace di ospitare esperti e appassionati di Formula 1, capaci di dialogare ed interagire partendo proprio da una notizia giornalistica.

Da quando ho iniziato questa nuova avventura dentro il web, ne ho compreso con maggior efficacia gli aspetti, evidenziati maggiormente dai social network: quando in tv  si racconta una notizia, oppure quando si scrive un pezzo per un quotidiano, non si può avere il contatto diretto con l’utenza per comprendere l’efficacia immediata del proprio lavoro. Nel mondo social invece è tutto più diretto e coinvolgente: il giornalista dirama una news, la arricchisce con la sua competenza e con la sua capacità di sintesi e dopo pochi istanti si trova coinvolto e travolto da una community che vuol far parte di quella stessa notizia con commenti, opinioni, critiche oppure complimenti.

Il web e il social hanno la capacità di unire e di azzerare quella distanza tra giornalista e utenza. Con TheGoodOnes in questi ultimi mesi siamo riusciti a sperimentare un certo appagamento che un giornalista dovrebbe sempre provare: diramiamo la notizia e il feedback è istantaneo. Gli utenti commentano, alcuni criticano e in alcuni casi riceviamo dati, nozioni che ignoravamo: una notizia, la nostra notizia, diviene dunque la notizia della community, che si arricchisce di commenti, di aggiunte raggiungendo sempre più utenti. Questo è uno dei tanti lavori di TheGoodOnes, prendere in mano il lato giornalistico di un brand o di un’emittente e renderlo condivisibile.

Siamo solo all’inizio, siamo dei pionieri alla ricerca del modo migliore per descrivere un fatto, ma ormai è chiaro che è questa la strada da intraprendere. Quotidiani e tv restano utili mezzi di approfondimento imprescindibili che in futuro racconteranno fatti e notizie nate e create direttamente dalla rete social: una community che non subisce gli avvenimenti, ma ne diventa parte attiva anche con un semplice “like”.


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