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il giorno dei demoni

Da Ivy

esorcismo - Copia

Le chiedo solo una benedizione, padre.

Ho preferito lei ad un prete qualunque, perché negli esorcismi, di demoni ne fa quotidiana esperienza.

No, non mi spaventa l’argomento.

Non si ha paura che dell’inaspettato. Le convulsioni di spavento per cui ci si rivolge ad un esorcista come lei affinché con i suoi riti faccia passare tutto, arrivano dal terrore di quando ci si scopre circondati da cose di cui non si avrebbe mai supposto l’esistenza, e si vuole ritornare al mondo di prima, tranquillo, senza vessazioni diaboliche che angosciano, dove non si vede e non si sente nulla di “anormale”.

Ma per me questi fenomeni sono la normalità, padre, ricordo di averci da sempre convissuto. E se Dio li ha permessi è segno che anche questi servono.

Da bambina non ricordavo persino se le cose prima si facevano e poi si sognano o viceversa, in realtà era perché io sognavo sia delle cose accadute sia di quelle che stavano per accadere. E lei sta prestando attenzione a quel che le sto dicendo proprio perché le si è avverato il sogno che avevo fatto su di lei e che le ho raccontato al telefono quando presi l’appuntamento per oggi. Sta prendendo in considerazione il fatto che quel che le racconto forse non è vero solo nella mia testa, è così?

Me ne sono stupita pure io che quel che ho sognato le sia capitato proprio come glielo avevo descritto. Perché in genere le premonizioni hanno lo scopo di avvisare di ciò che può avvenire, e non si avverano con certezza; inoltre sono molto personali, simboliche quasi, e le comprende solo chi le ha. Non sono fatte per essere raccontate ad altri, ma in questo caso, evidentemente, c’è stata l’eccezione. Se lei fosse un semplice prete, anche con la prova del sogno avverato, probabilmente penserebbe ad una coincidenza e le altre confidenze le prenderebbe per strane effusioni della mia fantasia, causate da disturbi psichici. Ma un’esorcista…

I miei sogni sono per la maggior parte incubi, o non piacevoli, ma do loro il valore che meritano, cioè scarso, potrebbero avverarsi ma anche no, e quindi non mi condizionano le giornate.

Per il resto dei fenomeni è come adoperare altri sensi. Percezioni che colgo, negli altri, nel mondo, in me. Ciò che vediamo con gli occhi, padre, è davvero poco in confronto di ciò che esiste. Il mondo è pieno di chissà quanti altri esseri, e gerarchie di razze soprannaturali e quindi invisibili.

Ogni vizio ha il suo demone, e persino ogni tipo di tentazione. Io, i miei ho imparato a riconoscerli, guardandomi negli occhi allo specchio, ed è come fissare lo sguardo su abissi insondabili. Se li intravedo so che quel giorno verrò particolarmente tentata e forse su qualcosa cederò. Ci sarà in ogni caso una lotta tremenda. Ho più perso che vinto negli anni, ma anche tanto imparato. Ti deviano la ragione, la offuscano per renderti incapace di distinguere bene da male, pervertendoti la coscienza e così farti prendere scelte sbagliate. È la volontà determinata a cercare ad ogni costo il vero che li slega. I demoni sono spiriti di menzogna e scappano sempre dalla verità che è più forte di loro.

Specchiandomi li scorgo, con la loro orrenda natura ultraterrena, perché quando sono dentro di me, è come se guardassero anche usando i miei occhi carnali.

Li intravedo nelle altre persone quando per strada capita un incrocio di sguardi. A dir là verità è proprio mia abitudine controllare negli occhi degli sconosciuti, perché possono rivelare delle sorprese. Ma ciò che sono le persone o in compagnia inconsapevole di chi si trovano, me ne accorgo soprattutto per una sorta di emanazione. Non so come descriverglielo, si tratta di un livello spirituale, e per vedere gli spiriti serve lo spirito e non occorrono occhi, né organi corporali di senso.

È una visione diversa, si passa accanto alle persone ed è come comprendere qualcosa dal loro interno, fino a scorgere le ragioni della loro condotta, e si riconoscono l’avidità, la lussuria, l’invidia… quali frutti di operazioni intellettive, meccanismi mentali operanti nelle loro varie scelte di vita. Come una sorta di magnetismi che avvolgono le persone. L’odio poi, ha una connivenza così stretta col demone, quasi fosse la scelta finale che trasforma in dannati che non fa distinguere fra natura umana e angeli malvagi.

Riesco a sentire anche il bene, è più raro, chissà come mai, ma c’è. Però di quello non me ne preoccupo, sono contenta che esistano i buoni, ma è degli spiriti cattivi, umani e demoniaci che bisogna fare attenzione. Non violo la privacy di nessuno, è come accorgersi del profumo che ha addosso una persona, ma la vera essenza, l’intimità, è ben più profonda, impenetrabile. Per questo non si giudica da cose simili, come non si giudica dai vestiti. Potrebbero essere solo apparenze, o persino inganni degli esseri preumani per indurmi a giudizio di calunnia anche solo mentale verso quella persona.

In compenso sono più inetta ad usare i sensi normali, a parlare con la voce poi, sono una frana, e tanto sbadata nell’osservare con gli occhi le cose, tanto che a volte per magari qualche momento, con lo scopo “di vederci meglio”, nel senso che intendo io, li chiudo, e magari rischio d’inciampare per strada.

L’uomo non vive in una realtà oggettiva neutra che esiste di per sé, ma egli stesso attraverso i sensi che usa, dà vita ad una sua realtà e se la vive.

Così, questi inspiegabili fatti che le racconto sono il mio mondo naturale, la mia realtà.

Le premonizioni? Pesanti da portare. Ti soffocano la speranza anche mesi prima dell’evento, ma in un mondo pieno di demoni meglio diffidare anche di quelle, perché potrebbero essere suggerite dalle entità odianti e allora sono solo per ingannarti e nuocerti, o comunque metterti alla prova.

Sono fenomeni che mi avvengono, non sono io a decidere quando e con che intensità. Però c’è un periodo dell’anno, per qualche ragione terribile e sconosciuta, particolarmente carico di energia negativa: la giornata del Sabato Santo, una vera ridda di demoni. Mi sono fatta la mia idea in proposito padre, e se è sbagliata la prego di correggermi.

È come se i demoni non avessero una perfetta conoscenza escatologica che, evidentemente spetta solo a Dio, e fossero in difetto di conoscenze sovrannaturali. Sì che i demoni sapevano dell’incarnazione, del sacrificio divino offerto per gli uomini, tanto che lo riconoscevano al suo passare, e gli gridavano “Che c’entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il Santo di Dio!”. Però, evidentemente per orgoglio, non assecondavano la loro prescienza, presumendo di poter cambiare le cose a loro vantaggio, di ingannarlo con le tentazioni nel deserto, persino di convincerlo ad adorare Satana.

Così nel sabato prima di ogni Pasqua è come se celebrassero quel loro unico giorno di pseudo vittoria e ogni anno fedeli al calendario liturgico la ricordano, perché due millenni sono meno che ieri, meno che “poche ore fa” per simili creature, e loro quasi ancora sperano, perché anche fra di loro si imbrogliano per crudeltà in modo che la delusione di ognuno il giorno di Pasqua sia più cocente. Ogni demone odia gli altri demoni, per tentare di non ricordarsi di odiare se stesso, però nessuno dimentica, nessuno ci riesce, e in realtà lo sanno che Egli risorge.

Per questo le chiedo una benedizione per oggi, perché so quali fenomeni reali seppur invisibili si scatenano nel giorno del Sabato Santo. È come vi fossero meno angeli di Dio a circoscrivere il potere di quelli dell’odio o forse manca la forza della celebrazione eucaristica, ma è un giorno tremendo in cui bisogna fare molta attenzione per non mettere piede nelle trappole di Satana.

La presenza costante di demoni nel mondo obbliga ad una vigilanza continua, ed è solo il voler divino che rende la presenza di questi non inesorabilmente nociva, anzi necessaria. Sì, necessaria, perché non c’è vittoria senza la lotta, e aver coscienza di ciò fa oltrepassare di almeno un poco i limiti del pensiero comune e di indagare attraverso nuove prospettive, il senso di tutta la vita.

Quindi mi crede? E allora padre mi benedica, e benedica il mondo, per proteggerlo in queste ore che separano dalla Pasqua.

Li sente? Li sente? Mugghiano di livore i perfidi.


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